“La presa di posizione del ministro della Cultura, Dario Franceschini, rispetto al Festival di Sanremo dovrebbe illuminare quanti dalle parti della Rai (che ha come unico azionista il governo…) continuano a insistere su un Festival da celebrare a tutti i costi all’inizio di marzo che avrebbe effetti deleteri sulla provincia di Imperia e sull’intera Liguria. Prevedere infatti di celebrare il Festival al Teatro Ariston con alcuni figuranti e privando quindi la città e il territorio di quell’indotto straordinario che genera il Festival, significherebbe mettere in pratica un atto di egoismo da considerarsi irricevibile. Già nei giorni scorsi avevamo sollecitato la Rai a prendere una direzione diversa. Sanremo e il suo territorio devono essere messi in condizione di ospitare il Festival nel migliore dei modi e dunque prevedendo anche uno slittamento di alcune settimane quando cioè le condizioni sanitarie lo permetteranno. E’ di pochi giorni fa tra l’altro la notizia che perfino il Festival di Cannes nelle vicina Francia è stato rinviato a luglio. Ancora una volta, quindi, sottolineiamo come il Festival di Sanremo deve avere la sua centralità proprio nel territorio ligure facendo in modo che tutti possano goderne come è giusto che sia in condizioni di sicurezza sanitaria. Si raccolga dunque l’invito a rinviare almeno a dopo le festività di Pasqua la celebrazione del Festival affinché possa diventare un’occasione di ripartenza e di rilancio per l’intero Paese”.
Lo afferma, in una nota, Giorgio Mulè, deputato e capogruppo di Forza Italia in Commissione di vigilanza Rai.