In un mondo dove ogni bambino dovrebbe avere le stesse opportunità di crescita e formazione, la musica si rivela uno strumento universale capace di abbattere ogni barriera. Ma non tutti possono permettersi di coltivare il proprio talento e il proprio amore per le note, soprattutto in momenti difficili.
L’associazione “LA muSIca MI FA cREsceRE” – che comprende l’Accademia Vocale e Corale di Imperia, la scuola di musica MozArt&Blues e il centro didattico pedagogico GaM – nasce a Imperia con l’obiettivo di diffondere la musica a più persone possibili. È un progetto che mette al centro l’istruzione musicale non solo come arte, ma come strumento di crescita personale.
Roberta Garrione e Sara Mazzone, le due direttrici artistico-didattiche, raccontano la loro passione per l’insegnamento della musica e la voglia di non lasciare indietro nessuno: “I bambini devono crescere in ambienti in cui si sentano protetti e supportati, liberi di esprimersi e scoprire chi sono. La musica insegna ordine, emozione, disciplina, ma soprattutto unisce”.
Musica, intesa non solo come arte, ma come un vero e proprio linguaggio universale. Avvicinare i bambini alla musica fin dai primi mesi di vita significa offrire loro una risorsa per affrontare la vita con più forza e creatività. Questo è l’impegno dell’associazione, che non solo insegna musica e canto ai propri associati, ma li affianca sostenendo le famiglie in difficoltà e permettendo a tutti i bambini di continuare il proprio percorso di studi musicali. Uno spazio inclusivo dove anche i più piccoli possano crescere e formarsi.
Per promuovere questa iniziativa e raccogliere fondi a sostegno delle famiglie, l’associazione ha organizzato tre giorni di musica e beneficenza nella propria sede in via Giordano 1. Si parte giovedì 19 dicembre con il concerto dell’associazione composto da più cori, venerdì 20 il Saggio di Natale, e sabato 21 ci sarà una “Tombolata musicale” con premi offerti dall’associazione in collaborazione con il Frantoio Sant’Agata di Imperia.
Le interviste complete a Roberta e Sara nel video servizio a inizio articolo.
