Torna a parlare di Antonio Rubino lo scrittore e storico del nostro territorio Marco Cassini che ha scritto un libro a lui dedicato alcuni anni fa.
In particolare Cassini spiega il ruolo fondamentale che Rubino (Sanremo 1880 – Bajardo 1964) ricoprì del divulgare le caratteristiche del nostro territorio a livello nazionale.
“Era un apprezzato disegnatore e fumettista per bambini – dice – diventato noto lavorando per tanti anni al Corriere dei Piccoli e illustrando fiabe, novelle, racconti, e disegnando copertine di libri per la gioventù”.
Sanremo e il suo entroterra gli devono molto, spesso i suoi racconti erano ambientati nel triangolo Apricale, Perinaldo, Bajardo, dove riusciva a trovare la vera essenza di antiche tradizioni “…anche culinarie – spiega Cassini – i gubeletti, le lasagne e un personaggio ad hoc da lui creato, ‘Pentolin delle lasagne’ che amava risolvere casi complicati e veniva compensato con pochi spiccioli che investiva sempre in lasagne, non quelle classiche ma quelle che da noi si facevano ‘cun u pesigu’ e con i ritagli della pasta”.
Rubino, istrionico e poliedrico, si divertiva anche a produrre giochi da tavola e una volta ne disegnò uno ispirato al pallone elastico, il ‘balun’, con le sue regole e il suo gergo specifico che nessuno nel resto d’Italia conosceva. Poi disegnò una grossa ‘tavola’ simile ad un gioco dell’oca con l’intero percorso della ciclistica Milano-Sanremo, e aveva anche la capacità di trasformare episodi di trucida cronaca nera in edulcorati e simpatici racconti per bambini.
“Come spesso purtroppo accade – dice Marco Cassini – le opere di Antonio Rubino sono molto apprezzate e ricercate dai collezionisti, ma in vita non ebbe la fortuna e i riconoscimenti che avrebbe meritato. Era molto apprezzato e stimato da Italo Calvino, per un periodo suo vicino di casa, e da Federico Fellini che trasse spunto dai suoi racconti per alcuni episodi de La Strada”.
L’intervista completa a Marco Cassini nel video servizio a inizio articolo.