L’atteso discorso del Primo Ministro francese Eduard Philippe sembra sia stato salutato come una grande vittoria sportiva dai transalpini. In effetti da martedì prossimo si prospetta un cambiamento radicale nelle restrizioni che si ammorbidiscono e di molto a fronte di risultati epidemiologici evidentemente molto incoraggianti.
A partire dal 2 giugno in Francia non ci saranno più limiti chilometrici o regionali per spostamenti interni. Da quella data potranno riaprire bar, ristoranti e caffè ma la consumazione sarà vietata in piedi. E sono stati autorizzati gli ingressi in Italia anche se le frontiere francesi resteranno ancora chiuse sino a metà mese.
Gli assembramenti nei luoghi pubblici resteranno consentiti al massimo per dieci persone sino al 21 giugno e ciò significa che discoteche, sale da gioco, stadi e ippodromi non apriranno prima dell’inizio dell’estate astronomica. Sempre dal 2 giugno semaforo verde per spiagge, laghi, piscine, palazzetti dello sport e palestre e sempre da quel giorno via libera per gli allenamenti individuali degli sportivi professionisti sotto stretta applicazione di un protocollo ad hoc ma escludendo gli sport di contatto.
Ok ai grandi eventi ma solo all’aperto e per un massimo di 5mila persone.
Musei, sale e teatri possono riaprire lunedì prossimo ma con mascherine obbligatorie e distanziamento rispettato, mentre i cinema aspetteranno sino al 22 giugno.
Anche i camping riapriranno tra cinque giorni per far ripartire un settore turistico in cui la Francia è leader mondiale con un bilancio di 129 milioni di notti di soggiorno registrate l’anno scorso!
Si possono nuovamente celebrare matrimoni ma facendo grande attenzione alle regole di distanziamento.
Tutte le scuole, licei, collegi sono autorizzati a riaprire e le famiglie possono riportare i loro figli nelle classi, almeno per una parte della settimana ma non c’è l’obbligo a farlo se non si sentono sicure.
Queste misure che sono state annunciate nel tardo pomeriggio riguardano la stragrande maggioranza del territorio francese con la sola eccezione della regione de l’Ile de France che comprende e circonda Parigi dove la situazione è ancora critica pur se in miglioramento, dal colore rosso a quello arancione. In quella zona, la Fase 2 sarà più prudente e tenuta attentamente sotto controllo.