La Famija Sanremasca sabato 7 maggio, alle ore 16.30 presso la Federazione Operaia di Sanremo, in via Corradi 47, presenterà un volume che raccoglie tutti i 20 racconti dei partecipanti al 6° concorso “Testimoni del Tempo” Premio Nilo Calvino e le poesie vincitrici del 20° concorso di “Poesia Dialettale Sanremasca e Ligure Ponentina” Premio Gino Guglielmi.
Ancora una volta vengono presentati momenti di vita vissuta e testimonianze e ricordi di luoghi e personaggi della nostra città: storie che non troveranno certo posto nei libri di scuola, ma sicuramente nei nostri cuori e che entrano di certo a far parte del patrimonio di memorie sanremasche.
Tre i racconti premiati. Il primo premio assoluto è stato giudicato “Una notte del ’44, tra Sanremo e Carpasio” di Marzia Taruffi; secondo è risultato “Floricoltura di famiglia” di Sergio Carbonetto e terzo “L’Università era anche…” di Rita Elvira Serafini.
Il comitato di lettura ha inoltre segnalato: “Gradini” di Andrea Amici, “La Jole” di Maria Pia Viale e “Pane e latte” di Fernanda Bottini.
Gli altri racconti sono di (in ordine alfabetico): Vincenzo Balbis, Silvia Bottaro, Roberto Carli, Enrica Carlo, Amedeo Ceriolo, Fina Ferrante D’Imporzano, Domenico Frattarola, Silvana Malvestiti, Roberto Ormea, Livia Parise Viale, Antonella Speranza, Gianfranco Tavanti, Filiberto Viani e Angelo Vincitorio.
Anche Mons. Vittorio Marteletti, cittadino benemerito, prima della scomparsa, ha onorato l’iniziativa della Famija Sanremasca consegnando un vivace ricordo del tempo in cui era vice parroco a San Siro, nel 1951, pregando di considerarlo fuori concorso. Così è stato fatto.
Come nella scorsa edizione, è stata inserita una “Testimonianza d’autore”: “San Romolo 15 novembre 1944” del dott. Franco Giordano, classe 1927, al quale la Famija esprime gratitudine. Per la poesia Daniela Boetti ha vinto il primo premio per “Letera d’in fiu”; Gianna Rebaudo il premio per la poesia in dialetto ponentino, nel caso diletto Baicögnu- Badalucchese, con “E basse-bassette”. Infine adAnna Blangetti è andato il premio per la migliore selezione di tre poesie: “A marmelata de setrun”, “A terrassa” e “A me maire” tradotte in poesia in italiano da Paola Forneris.
Il libro di 132 pagine è illustrato con foto a colori e b/n fornite dagli autori e da collezionisti.