Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa della dottoressa Mara Lorenzi.
“Scrivo da medico che ha grande fiducia nella prevenzione. In questo inizio di inverno e di ricomparsa del Covid-19 in forma endemica desidero incoraggiare le persone a fornirsi di mascherine e usarle con il compiacimento di sapere che stanno facendo una cosa saggia per se stessi e di grande aiuto per la comunità. Le malattie respiratorie della stagione fredda sono la classica patologia per cui la prevenzione è possibile, benigna, e con grandi ritorni. Quel po’ di prevenzione che limita l’affollamento degli studi medici e dei Pronto Soccorso (già carenti di personale) da parte di pazienti con patologie respiratorie, è un potente intervento di salute pubblica perchè limita le ospedalizzazioni e permette l’accesso tempestivo alle cure per patologie più acute e più gravi. Un beneficio per tutti.
Sia per l’influenza che per il Covid la prevenzione più efficace è il rispettivo vaccino perché genera un’immunità che dura diversi mesi. Ma poiché la vaccinazione non annulla la possibilità di infezione, e non tutti sono vaccinati o immuni, c’è un ruolo importante per le mascherine. Che proteggono contro i meccanismi di trasmissione aerea dei virus dell’influenza e del Covid: le goccioline di secrezioni e saliva prodotte tossendo, starnutendo, e parlando; e, specialmente per il virus del Covid, anche l’aerosol del semplice respiro. Le mascherine FFP2 filtrano più del 90% di tutti gli aerosol, le chirurgiche intorno al 50%; ma come dicono i Centers for Disease Control and Prevention degli USA “qualsiasi mascherina è meglio di nessuna mascherina”. La trasmissione delle infezioni da contatto con superfici o oggetti contaminati è prevenibile con la semplice abitudine di lavarsi frequentemente le mani con il sapone o con igienizzanti.
Dove usare la mascherina? Negli ambienti chiusi dove ci sono più persone, specialmente se vi si parla. Quindi gli autobus, i treni, gli studi medici, le chiese durante le celebrazioni, i supermercati nelle ore di punta; ma anche i cinematografi e le sale che ospitano eventi.
A chi spetta o conviene usare la mascherina in pubblico? In primis a chi ha raffreddore, tosse, e febbre, anche se la regola d’oro quando si hanno questi sintomi è di rimanere a casa. Poi a quelle persone che hanno già qualche patologia in atto o sono anziane, perché un’infezione crea grande fatica per i sistemi fragili. Ma anche a tutte le persone sane che desiderano fare il possibile per non diventare veicoli di trasmissione dei virus, tra questi i medici.
A volte le attività di prevenzione comportano qualche discomfort o rischio, e tutte costano un pizzico di libertà perché implicano di fare qualcosa che in quel momento non aggiunge nulla al nostro benessere. Ma la mascherina e l’igiene delle mani non hanno effetti collaterali, sono a buon prezzo, e se ci costano il pizzico di libertà ci rendono socialmente benemeriti. Sarebbe uno spreco di opportunità il non avvalersi in questa stagione fredda di tali strumenti”.