Si è tenuto questa mattina, presso la sala del consiglio della Provincia, un progetto innovativo per l’imperiese, realizzato assieme all’azienda farmaceutica Abbott, basato sull’implementazione di un nuovo modello operativo per il laboratorio analisi di Asl1, con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza e migliorare i servizi diagnostici alla comunità, rendendo i processi più fluidi, flessibili e completamente integrati, affrontando al contempo la crescente complessità del lavoro e la carenza di risorse.
Per farlo, si è puntato sull’automazione avanzata, scegliendo una soluzione che permettesse una gestione indipendente delle provette. Il sistema implementato, basato sull’automazione totale GLP Systems Track di Abbott Diagnostics, ha consentito di integrare le diverse discipline diagnostiche, riducendo drasticamente i passaggi manuali.
Nei risultati elencati durante l’evento si evince che non solo il progetto ha migliorato la gestione dei flussi di lavoro, ma ha anche semplificato la formazione del personale e ottimizzato l’uso delle risorse, garantendo una tracciabilità continua e portando così a risultati concreti e tangibili.
I tempi di refertazione (detti anche T.A.T.) dei campioni di routine sono stati ridotti del 40%, mentre quelli per i campioni urgenti sono stati mantenuti entro i 42 minuti. Questo ha significato, per i pazienti ospedalizzati, la possibilità di essere dimessi più rapidamente e, per i pazienti esterni, di iniziare le cure o i follow-up in tempi più brevi.
Le informazioni fondamentali derivanti dai test, strumenti e sistemi informatici sono spesso il primo passo nel processo decisionale relativo alla cura del paziente per centinaia di condizioni di salute, dagli infarti alle malattie del sangue, alle malattie infettive e ai tumori. I laboratori che lavorano al massimo delle proprie capacità offrono risultati che promuovono esiti migliori per i pazienti e accrescono il valore dell’assistenza sanitaria. Insieme a loro, Abbott sviluppa soluzioni personalizzate che forniscono informazioni cruciali per l’intero percorso assistenziale del paziente e aiutano i laboratori a ottenere prestazioni sanitarie significativamente migliori.
“Una preanalitica molto forte all’interno del laboratorio – spiega più nel dettaglio Giandomenico Poggi, direttore S.C. Laboratorio Analisi Asl1 imperiese – che ci permette, col trasporto di provette singole, di abbattere enormemente i tempi di refertazione. Si incentra sulla preanalitica in quanto la strumentazione che abbiamo agganciato alla catena era presente per due terzi e già lavorava con noi in laboratorio. Ciò ci permette di consegnare al massimo agli esterni in 12 ore, refertando su computer piuttosto che con posta normale e ritiro manuale nelle varie postazioni”.
Poggi è poi soffermato su un prossimo passaggio che punta a velocizzare maggiormente i tempi di consegna delle provette, ma non solo: l’utilizzo dei droni.
“Il discorso dei droni è interessante e ci stiamo già lavorando – continua Poggi. – Prevede il trasferimento di provette con un carico di 6 kg dalle sedi periferiche al laboratorio, con una zona di atterraggio proprio sul terrazzo del laboratorio. I punti di partenza di Bordighera e Sanremo sono stati già individuati. Ciò ci permetterebbe di lavorare 24 ore su 24 senza problemi di autostrade. Gli unici problemi che possono impedirne lo svolgimento sono eventuali grandinate oppure attacchi da parte di gabbiani, dato che fra loro e i droni non corre proprio buon sangue. Ci sarebbero poi naturalmente altre limitazioni: ad esempio, i droni non potrebbero volare sopra punti sensibili come le caserme”.
Un successo, stando ai dati forniti da Asl1, anche dal punto di vista economico, dato che l’ottimizzazione dei processi ha permesso di abbattere i costi operativi del 12%, nonostante un aumento del 9% nei volumi di attività.
Un’attività che oggi gestisce un carico di lavoro tra le 2.500 e le 3.000 provette.
“La cooperazione con Abbott – sottolinea il direttore generale di Asl1, Maria Elena Galbusera – ci stimola e ci incoraggia a guardare verso soluzioni innovative. La strada da seguire è quella di un’organizzazione ospedaliera e territoriale che deve essere pronta alle esigenze dei pazienti, con alta qualità e visione sul futuro. Il nuovo modello operativo del laboratorio di analisi è un esempio concreto di ottimizzazione dei servizi per la comunità. Un’automatizzazione delle strutture del laboratorio analisi nelle sue tre sedi, una rete fra i tre laboratori con una tecnologia di primo livello, ma soprattutto vengono velocizzate le tempistiche grazie a questa innovativa strumentazione. Per il paziente interno significa avere dimissioni più rapide, per il paziente esterno invece è l’intraprendere i percorsi di cura e follow-up in anticipo. Un risultato estremamente rilevante sia per il sistema sanitario che per la cittadinanza”.
“Promuovere esiti migliori per i pazienti e accrescere il valore dell’assistenza sanitaria deve essere uno dei principali obiettivi della nostra sanità – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò – così come sviluppare soluzioni personalizzate che forniscano informazioni cruciali per l’intero percorso assistenziale del paziente e ottenere prestazioni significativamente migliori. Puntare sui modelli innovativi in campo medico può portare quindi a una maggiore efficienza ma anche a una riduzione significativa dei tempi d’attesa e dei costi”.
“Questo progetto dimostra che è possibile migliorare l’efficienza operativa e potenziare i servizi offerti alla nostra comunità – commenta il presidente della Provincia, Claudio Scajola. – Questo nuovo servizio può diventare significativo per la nostra sanità, segnando un progresso nella diagnosi per i pazienti, e un’innovazione nell’adozione di tecnologie avanzate in questo settore”.
Nel video servizio a inizio articolo le intervista complete a Poggi, Nicolò e Galbusera.