“Le tariffe dell’acqua per uso irriguo nell’estremo ponente ligure sono troppo care e devono essere abbassate”. Lo chiede il gruppo consiliare in Regione di Fratelli d’Italia, composto da Veronica Russo, Stefano Balleari e Sauro Manucci, che ha presentato un ordine del giorno che impegna il Presidente e la Giunta regionale ad intervenire presso i soggetti coinvolti (Provincia di Imperia, Ato ed Ireti) affinché vengano rimodulate le tariffe applicate agli agricoltori ed imprenditori dei comuni di Vallecrosia, Camporosso, Dolceacqua, Isolabona, Perinaldo, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano e Vallebona. I consiglieri chiedono inoltre che venga presa in considerazione la possibilità di realizzare infrastrutture che consentirebbero a queste aziende agricole di utilizzare l’acqua proveniente dai corsi d’acqua e non quella potabile.
“Gli imprenditori agricoli di quei comuni, a seguito di una delibera del 2019 dell’Ato, si sono visti aumentare da Ireti le tariffe dell’acqua con reatroattività dal 2018: il costo è passato da 0,67 centesimi al metro cubo ad oltre 1,41 centesimi con un aumento del 100% – sottolinea Veronica Russo – Si tratta di una spesa insostenibile per tutte le imprese agricole locali che, come altre realtà produttive, hanno fortemente risentito della pandemia e ora rischiano anche la chiusura”.
“Questo aumento spropositato, tra l’altro imposto solo da Ireti e non da altri gestori, sta creando una disparità del costo dell’acqua tra le aziende della provincia. Si tratta di imprese orticole, olivicole, florovivaistiche e vitivinicole che vanno difese e tutelate non solo perché creano occupazione e valorizzano le eccellenze locali ma anche perché preservano e tutelano il territorio, in particolare quello del nostro entroterra”, conclude la consigliera.