La consigliera regionale Veronica Russo ha presentato un ordine del giorno che, percependo un’iniziativa del Dipartimento regionale legalità, sicurezza e immigrazione di Fratelli d’Italia, chiede che il Ministero dell’Interno, nell’ambito dei processi di ammodernamento delle dotazioni degli agenti delle forze dell’ordine, agevoli ed acceleri l’iter per l’acquisto e l’adozione dei sistemi di difesa e protezione quali il taser e la body cam.
“Chiediamo che queste dotazioni vengano estese anche agli agenti della polizia municipale – spiega la consigliera – perché sono sempre più frequenti gli episodi di aggressioni fisiche, spesso molto violente, nei confronti dei rappresentanti delle forze dell’ordine e questo non solo mette in costante pericolo la loro incolumità ma impedisce loro di svolgere al meglio il compito di mantenere l’ordine, la sicurezza pubblica e di salvaguardare, quindi, la comunità”.
Gli ultimi fatti di cronaca, quali quello di Roma dove un uomo di nazionalità ghanese ha minacciato con un coltello i passanti e le forze dell’ordine, quello di Ventimiglia dove un poliziotto è stato ferito ad una gamba mentre cercava di sedare una rissa tra un iracheno ed un sudanese o quello di Bologna dove due poliziotti sono finiti all’ospedale a seguito dell’aggressione da parte di un cittadino del Mali, pongono al centro del dibattito non solo la questione della sicurezza ma anche le dotazioni ed il ruolo degli agenti delle forze dell’ordine e della polizia municipale.
“Faccio presente che, secondo i dati riportati dall’osservatorio Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale) che su base semestrale fa il computo degli attacchi contro il personale delle forze di polizia, è emerso che nel primo semestre del 2020 le aggressioni agli uomini e alle donne in divisa, nonostante il periodo di lockdown, sono aumentate del 20,6 % rispetto allo stesso periodo del 2019: 1.414 attacchi fisici di cui quasi il 40% inferti da stranieri, il 28,6% da ubriachi, e il 14,3 % con armi proprie o improprie. Anche per questo – spiega Veronica Russo – riteniamo che sia i taser autorizzati dal Consiglio dei Ministri nel 2020 e per i quali è stata fatta una gara dal Mininterno nel febbraio seguente senza che se ne sappia più nulla, sia i dispositivi di video ripresa da apporre sulle divise (body cam) debbano essere dati immediatamente in dotazione a tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine”.