La Confartigianato della provincia di Imperia punta il dito contro un fenomeno che, tramite i social network ed i gruppi whatsapp, sta prendendo sempre più piede. Si tratta della vendita di generi alimentari, in particolare torte anche di grandi dimensioni e dolci vari, realizzati a casa da privati e non da imprese alimentari.
Basta infatti girare su Facebook o su Instagram e ci si può imbattere in fotografie che riproducono dolci fatti in casa che vengono proposti per feste e cerimonie.
“Tutto questo rappresenta un abusivismo nel campo alimentare – ha detto Andrea Setti, presidente dei pasticceri della Confartigianato – La vendita di dolci da parte di privati pone problematiche non solo a livello fiscale, con una concorrenza sleale verso le imprese regolari, ma anche per quel che riguarda le norme igienico sanitarie. Il prodotto che viene realizzato in casa e venduto al pubblico, non offre infatti garanzie in termini di qualità nella sua preparazione e nelle materie prime utilizzate. Tutti aspetti che sono invece presenti nella professionalità delle imprese alimentari che sono costantemente sottoposte a controlli e che devono dimostrare e mantenere uno standard qualitativo elevato”.
Per questo la Confartigianato lancia un appello agli organi competenti a monitorare un fenomeno in crescita anche nell’estremo ponente ligure. Si ricorda che la Legge prevede la possibilità per i privati che si vogliono cimentare alla creazione e vendita di dolci fatti in casa, ma solo dopo aver costituito una IAD (impresa alimentare domestica) con tutte le prescrizioni richieste.