Mentre San Francesco, come sono giustamente convinti chi crede in Cristo, chi è veramente cattolico praticante, probabilmente avrà già spalancato le porte del Paradiso per l’arrivo di Bergoglio, il “Papa della Pace”, il “Papa degli ultimi” San Giovanni Bosco, invece, fondatore dell’ordine dei Salesiani e delle suore di Maria Ausiliatrice, strutture sociali benemerite per ragazze e ragazzi ben radicate in Liguria, potrebbe essere leggermente dispiaciuto.
C’è chi assicura che il “fondatore del sistema preventivo”, il sacerdote che per motto aveva scelto la frase “da mihi animas, cetera tolle – dammi le anime, prendi tutto il resto”, ne avrebbe ben donde, a partire da Vallecrosia, città benedetta e scelta da Don Bosco già nel 1875 quando scrisse al vescovo di Ventimiglia di voler costruire proprio nelle aree vallecrosine del “Torrione” e dei “Piani” importanti progetti e strutture “assistenziali ed educative per i giovani”. Collegi per ragazze, future maestre, oratorio, centri per ragazzi. Il sogno salesiano divenne una bella realtà per generazioni di studentesse diventate bravissime maestre, madri esemplari, orgoglio e vanto delle suore Maria Ausiliatrice.
Ancora una volta a complicare le cose, a gettare qualche ombra, a generare ipotesi, confusione nella politica, quella un pochino più frettolosa, senza offesa per nessuno, anzi, solo per riportare fotografie ed umori di questi giorni, di queste ore dell’ennesima anticamera di altre e prossime elezioni comunali per eleggere il nuovo sindaco di Vallecrosia dopo le dimissioni date pochi mesi fa dal più volte eletto e rieletto primo cittadino, più volte sindaco e prima ancora per anni consigliere, assessore, vicesindaco Armando Biasi. Noto professionista, iscritto all’Albo dei geometri, politico di lungo corso, preparato, che ha fatto esperienza sotto diverse bandiere, destra, Lega Liguria-Salvini ed altre. Si è dimesso da primo cittadino di Vallecrosia preferendo la carica più importante e prestigiosa, per chi vuol fare carriera politica, di consigliere della Regione Liguria del Presidente Bucci.
Ed oggi a Vallecrosia, mentre in Italia si osserva il lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco, di Papa Bergoglio, del Papa coraggioso che ha gridato al mondo che non vuole la guerra, che le armi non servono per garantire la pace, ma l’onestà, la fratellanza, la trasparenza, è stata presentata ufficialmente alla stampa la lista della candidata sindaca Marilena Piardi, ex vice sindaco della passata amministrazione sciolta poco dopo le elezioni che aveva rieletto sindaco Armando Biasi. Nell’elenco della lista ufficiale di stamane, come consigliere, si è presentato anche il neo consigliere regionale Armando Biasi. Incollato alle poltrone? No, ha diritto a farlo. Però il chiacchiericcio sta crescendo.
In Italia le bandiere sono a mezz’asta in segno di lutto e rispetto per un Papa che non si è mai risparmiato ed ha anteposto gli altri, i più bisognosi, a tutto. L’attuale sindaca facente funzione, la candidata Marilena Piardi, secondo una parte dei residenti di Vallecrosia, per rispetto istituzionale, avrebbe fatto meglio rendere pubblica la sua lista la prossima settimana, ad esequie avvenute. Perché tutta questa fretta? Perché l’ex sindaco Biasi non l’ha consigliata? È così impossibile, come insegna la Madonna, sciogliere “tutti i nodi” che soffocano il genere umano? La lista presentata stamane comprende Stefano Fullone, Valeria Cannazzaro, Enrico Amalberti, Marco Calipa, Patrizia Biancheri, Giuseppe Ierace, Sandro Anastasio, Armando Biasi, Dima Salvaterra, Elisa De Leo, Antonio Galliera, Denis Perrone.
In Italia e nel mondo giustamente si parla e si ricorderà per sempre Papa Francesco con grande rispetto. Le sue ultime parole, semplici, vere, toccanti, entrate nel cuore di tutti: “Grazie per avermi accompagnato in Piazza“. Pronunciate a poche ore dalla morte, mentre sofferente, ma sereno, veniva accompagnato sulla carrozzella, felice di incontrare, salutare, sorridere, benedire, ancora una volta dare speranza ai 50mila fedeli che la domenica di Pasqua, sin dalla mattina presto, avevano cominciato ad arrivare e riempire San Pietro come non mai proprio con il desiderio di poterlo incontrare, toccare, stringergli la mano. Lui, Bergoglio, il Papa della Pace, delle favelas, degli ultimi. Ricevere, vivere insieme, quella mattinata irripetibile, con il sole la benedizione “Urbi et Orbi”. Per lui, come ha lasciato scritto, solo una bara comune, con l’unica scritta Franciscus, Francesco, il poverello di Assisi, il santo che aveva rivoluzionato la fede, dato la scossa al cristianesimo, Bergoglio quando venne eletto Papa scelse proprio il suo nome, stesso modo di vivere, operare, agire. Prima chi ha bisogno, basta guerre, niente armi, dignità e sicurezza per tutti.
Bene ha fatto la Liguria per onorare Papa Francesco a rinviare, modificare appuntamenti, feste, incontri, manifestazioni a dopo il funerale che si terrà sabato mattina.