“Con riguardo all’intervista rilasciata questa mattina dal presidente della Provincia nonché Commissario ad acta di Rivieracqua Claudio Scajola nella quale si è detto che l’ATO idrico ha inviato un documento al Governo ‘in piena sintonia con i comuni della Valle Argentina’, siamo estremamente curiosi di conoscerne il contenuto”, esordisce Davide Caldani, consigliere comunale a Taggia del gruppo “Progettiamo il futuro”.
“Il presidente Scajola è stato infatti avaro di informazioni se non per una menzione alla Giara di Rezzo e alla necessità di pensare piccoli invasi lì e in Valle Argentina”, continua. “Vorremmo dunque capire, dal presidente Scajola e dal sindaco Conio, la direzione in cui va questo documento: parliamo di una progettualità che si allarga a tutta la provincia (come si potrebbe giustamente auspicare visto i ben noti problemi idrici del dianese) o restiamo concentrati sulla Valle Argentina? Ci si concentrerà esclusivamente sulla costruzione di nuove opere sui monti, come sembrano lasciare intendere le parole di Scajola: ‘Abbiamo bisogno di acqua, abbiamo bisogno di andarci a prendere l’acqua che abbiamo, l’acqua che arriva da monte è di qualità migliore e costa di meno’, oppure si ragionerà anche sull’efficientamento della rete odierna, visto che la provincia di Imperia ha una dispersione idrica stimata del 24% e, parole del presidente dell’ATO ‘non c’è dubbio che la società Rivieracqua non è all’altezza del compito che le è stato assegnato’?”
“Ci auguriamo dunque che le amministrazioni coinvolte adottino la massima trasparenza nel trattare un tema così delicato e caro a tutti gli abitanti della Valle Argentina, e che questa opportunità di progettualità possa dare nuova vita e nuova efficienza al sistema idrico di tutta la provincia di Imperia”, conclude Caldani.