La Liguria si conferma prima regione per incidenza di imprese legate alla Blue Economy (9,4% del totale) e territorio votato all’economia circolare, con un’attività su due (50,3%) a investire in competenze ‘green’. È quanto emerso dall’analisi dei fabbisogni professionali delle imprese liguri nelle filiere blu e verdi, esposto da Camera di Commercio di Genova in occasione del lancio delle azioni pilota di Imperia e La Spezia nell’ambito di MA.R.E, progetto finanziato nel Programma Italia-Francia Marittimo e di cui Regione Liguria è capofila.
“La Blue Economy rappresenta un fattore di importanza strategica per la nostra Regione – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – La domanda di lavoro da parte dell’economia del mare esercita un aspetto trainante per l’incremento occupazionale su scala regionale. Grazie al progetto MA.R.E, contribuiremo, insieme agli altri partner liguri, con oltre 2 milioni di euro a rafforzare il mercato del lavoro, sia attraverso il sostegno all’incontro tra domanda e offerta, sia con la costruzione di una rete transfrontaliera di valutazione comune che consenta il riconoscimento delle professionalità attraverso la validazione delle competenze in tutto il territorio dell’area di cooperazione”.
Su questo fronte, stando ai report diffusi, spiccano le richieste di figure professionali da inserire in attività connesse alla pesca, alle estrazioni marine, alla cantieristica, alla movimentazione delle merci e dei passeggeri via mare, alla ricerca e alla tutela ambientale, alla ricettività, alla ristorazione e al turismo nel campo dello sport e del divertimento.
“Il Progetto MA.R.E. avrà un impatto molto positivo sul nostro territorio e, soprattutto in questo momento storico, è necessario sfruttare le risorse che mette a disposizione – afferma l’assessore al Lavoro e Politiche attive dell’Occupazione Gianni Berrino – In Liguria si stanno realizzando ben due azioni sperimentali finanziate dal progetto. Una ad Imperia dove l’ascolto delle associazioni di categoria, come ad esempio quelle del turismo, sarà fondamentale per capire le priorità delle imprese da proporre al momento della ripartenza. L’altra alla Spezia dove si sta realizzando l’ambizioso obiettivo di sviluppare e ampliare la connessione tra i vari attori del sistema lavoro (Comune, Centro per l’Impiego, enti di formazione ed enti accreditati) con la finalità sia di potenziare le attività info-lavorative dello sportello Infolavoro sia di rendere maggiormente innovativi ed efficaci i servizi rivolti alle imprese con particolare attenzione alla filiera green e Blue Economy”.
“Si parte quindi da questi progetti – conclude Berrino – per traguardare la nuova Programmazione di fondi europei 2021-2027 e lavorare in sinergia sui fondi FSE, FESR e Interreg al fine di rafforzare le politiche attive del lavoro e creare opportunità di sviluppo economico e sociale in tutta la Liguria”.
In ambito ‘green’ si conferma alto l’interesse di inserire in azienda nuovi profili con competenze digitali, capaci di innovare i processi delle imprese anche attraverso l’utilizzo di linguaggi matematico-informatici.
“Grazie all’esperienza maturata a livello nazionale con Excelsior – sottolinea il segretario della Camera di Commercio di Genova Maurizio Caviglia -, abbiamo potuto individuare quelli che sono i fabbisogni professionali delle imprese liguri nella green e blue economy. Ciò permette di aiutare le imprese a investire nella formazione e soddisfare la richiesta di nuove figure professionali, riducendo così il disallineamento tra mercato del lavoro e tessuto imprenditoriale”.