“Da gennaio ad agosto di quest’anno la Liguria ha avuto l’aumento percentuale di infortuni sul lavoro più alto della media nazionale”, dichiara la Cgil Genova e Liguria. “Nel dettaglio: le denunce di infortunio sul lavoro tra il 1° gennaio ed il 31 agosto 2022 sono state 20.102, in aumento di 8.080 unità, pari al +67,2% rispetto al corrispondente periodo del 2021. A livello nazionale si sono registrate 484.561 denunce di infortunio, +38,7% rispetto al periodo gennaio-agosto 2022; nel Nord-Ovest le denunce sono state 149.008 (+46,6%). In Liguria il primo tra i settori interessati è quello dell’industria e servizi (17.984 denunce, in aumento del 69,2% sull’anno precedente), ma in forte aumento ci sono i settori in forte espansione, come commercio +148%, alloggio e ristorazione +60%, trasporti e logistica +43%”.
“Gli infortuni aumentano nei settori dove maggiori sono le concentrazioni di contratti stagionali, precari e quelli dove purtroppo permangono forti fasce di irregolarità”, spiega Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria, che commenta i dati resi noti oggi dall’Inail ed elaborati da Marco De Silva responsabile Ufficio economico Cgil Genova e Liguria.
“È una situazione intollerabile – continua Calà – che impone un cambio di passo. A livello nazionale Cgil, Cisl e Uil hanno in programma una campagna informativa sui luoghi di lavoro e una assemblea nazionale che si terrà il prossimo 22 ottobre a Roma. Bisogna agire con azioni concrete e le istituzioni devono fare la loro parte. A breve chiederemo alla Regione incontri sulla sicurezza e tavoli specifici”.
“Occorre potenziare gli uffici preposti all’attività di prevenzione e controllo, favorire percorsi formativi anche nelle scuole perché è importante far capire ai lavoratori di domani quanto sia importante il tema della sicurezza. L’altro cosa che chiederemo è un cambio di passo sugli appalti pubblici: è arrivato il tempo di premiare le aziende virtuose ed escludere quelle aziende che non seguono le regole sulla sicurezza”, conclude.