Ormai abbiamo tutti imparato che le cifre che vengono fornite sulla pandemia del coronavirus non sono completamente attendibili, e queste deficienze non riguardano certo solo una regione o una nazione. E’ quello che succede a livello mondiale, ognuno contabilizza a modo suo il numero di vittime e di contagi, mentre sono un po’ più reali i numeri di ricoveri e di malati costretti alla rianimazione.
L’Oms non può che prendere atto di quanto viene comunicato e stila i suoi bilanci, elabora classifiche drammatiche ma spesso non attinenti alla realtà, e quasi sempre si tratta di numeri in difetto.
I dati di ieri erano di poco meno di 205.000 decessi nel mondo da Covid-19, con gli Stati Uniti al primo posto con 55mila morti, poi Italia (27.000), Spagna (23.500), Francia (23.000) e Gran Bretagna (21.000).
Questa mattina però in Francia, dove si aspettano in giornata le decisioni sulla Fase 2 che scatterà l’11 maggio, c’è stato un brusco e triste risveglio. La Federazione Francese dei Medici Generici ha reso nota un’inchiesta che ha svolto tra oltre 2.300 suoi associati dalla quale emerge che ci sarebbero altre migliaia di decessi da contagio non ancora contabilizzati ufficialmente.
Il bilancio, secondo quanto comunicato dal presidente di quel sindacato, sarebbe di ben 9mila decessi in più, persone che sono morte direttamente nelle loro abitazioni mentre il conteggio fatto sinora riguarda solo e soltanto le vittime negli ospedali e nelle case di riposo.
Se questi dati venissero confermati, la Francia scavalcherebbe in questa drammatica classifica sia l’Italia che la Spagna ponendosi in vetta a livello europeo.