Trasporti, riqualificazione delle aree montane confinanti, progetti comunitari in collaborazione tra le due regioni per valorizzare il turismo, Zona logistica semplificata, candidatura Unesco delle Alpi liguri, infrastrutture. Sono questi i temi principali affrontati nel bilaterale tra le due Giunte regionali di Liguria e Piemonte che si è svolto oggi a Genova nella sede di Piazza De Ferrari.
Una prima riunione per intensificare i rapporti tra Liguria e Piemonte che hanno vecchie radici, in quanto la Liguria fa parte della vita dei piemontesi e viceversa. Tante le partite aperte, a cominciare dal Terzo Valico e dalla Gronda, alla promozione dei prodotti tipici fino al turismo, che potranno essere affrontati in modo più incisivo, se i due territori si uniranno ulteriormente, soprattutto nei confronti di Bruxelles. Un patto per rilanciare insieme il sistema Nord Ovest e vigilare anche sul rispetto dei tempi di realizzazione di alcune opere fondamentali.
Obiettivo dei due presidenti è dare vita a una cabina di regia che riprenda in mano quello che già era stato impostato negli anni scorsi, per esempio tra Liguria e Lombardia, per affrontare una serie di temi fondamentali: a partire da quello sulle infrastrutture e da politiche comuni sui finanziamenti europei.
“Le Regioni sono in grado di conquistarsi nei fatti le autonomie che vanno chiedendo – ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Vogliamo costituire una cabina di regia che riprenda in mano quello che già avevamo con altri presidenti di regione come Maroni e lo moltiplichi per affrontare una serie di temi fondamentali: a partire dalle infrastrutture. Dallo sviluppo dello scalo ligure che si candida a diventare uno dei primi porti italiani per le due compagnie, i danesi di Maersk e i cinesi di Cosco, due delle 4 aziende più grandi del mondo nel loro settore. Un terminal che deve portare avanti politiche di integrazione con gli interporti del Piemonte, che sono fondamentali per evitare che le merci si riversino in autostrada. Così come serve affrontare congiuntamente le politiche di spesa europea che vengono discusse dalla Commissione in questi mesi, sia per il PSR (Piano di Sviluppo Rurale) che per il FSC (Fondo di sviluppo e coesione), sia per tutta la programmazione dei fondi europei indirizzati alle regioni attraverso una battaglia col governo”. “Già oggi sarebbe importante – ha continuato Toti – programmare altri bilaterali per un rapido esame delle questioni più delicate per poi arrivar a una sintesi a Torino. Sarebbe un passo avanti verso un’autonomia di fatto delle Regioni per cui si dovrà aspettare ancora un po’ in Parlamento ma possiamo appropriarcene”.
Ma dopo il tema principale, quello delle infrastrutture, prendendo ad esempio la mobilitazione per la Tav di Torino e applicandola alla Gronda di Genova e al Terzo Valico, l’accordo di collaborazione deve proseguire con i gemellaggi agroalimentari e con il turismo, per qualificare l’azione politica delle due Regioni che rappresentano un’eccellenza della PA ed esprimono politiche di buon governo, maggiore del Governo centrale, secondo i due presidenti.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Regione Piemonte Alberto Cirio che ha ricordato l’impegno assunto dalle due Regioni, prima delle elezioni regionali piemontesi a lavorare insieme, in quanto la sinergia tra i due territori è nella realtà dei fatti per la vicinanza e gli storici scambi economici e sociali.
“Come la Liguria ha appoggiato il Piemonte – ha esordito Cirio – per la riconferma della Torino – Lione, così il Piemonte farà lo stesso per la Liguria con la Gronda di Genova, opera fondamentale non solo per il Nord Ovest ma per l’intero Paese”.
Un impegno assunto dal presidente piemontese a partecipare ad un’eventuale mobilitazione per sostenere questa infrastruttura.
“Già oggi – ha ricordato Cirio – operiamo applicando i margini possibili di autonomia su una serie di temi tra cui Terzo Valico, per il quale ci sono tanti protocolli anche disattesi per la parte piemontese, perché poco vigilati da chi ci ha preceduto e su cui ha molto senso procedere insieme. E poi il turismo, su cui è fondamentale darci una mano. Noi siamo i balneari della Liguria sicuramente di ponente e di levante, come voi siete gli sciatori delle nostre montagne invernali. Una sinergia che si può sviluppare armonizzando il calendario scolastico, mandando i bambini a scuola a settembre un po’ più tardi e ricavando una settimana in più nel periodo invernale, creando così nuove potenzialità in più. E poi che dire del barolo e dei gianduiotti e della sua promozione che potrà essere fatta congiuntamente insieme all’olio. Se ci presentiamo a Bruxellex con progetti interregionali e collegati – ha concluso Cirio – possiamo essere anche più competiti sul fronte dei finanziamenti”.
E in attesa che da Roma decidano su autonomia differenziata, le due regioni hanno deciso di lavorare insieme su progetti comuni.
“Questo – ha detto Cirio – va al di là di scambio buone pratiche, oggi abbiamo voluto formalizzare plasticamente la collaborazione”.
Questi i principali temi trattati nel corso della riunione tra le due Giunte:
LOGISTICA – Retroporto di Alessandria e sviluppo delle prestazioni dei retroporti di Orbassano, Rivalta, Novi S Bovo, Novara. Anticipazione del quadruplicamento della linea Tortona Voghera.
La Zona Logistica semplificata costituita dal decreto Genova comprende molti retroporti piemontesi. Attualmente il tavolo di lavoro interistituzionale della Liguria sta procedendo a definire il quadro programmatico per consentire agevolazioni amministrative, burocratiche, doganali alle aziende che si insedieranno. Tav e Terzo Valico dei Giovi si incrociano in Piemonte e ad Alessandria e sono i retroporti naturali di Genova e Savona.
INFRASTRUTTURE – Già condivisi protocolli sul Terzo Valico per l’impiego di lavoratori locali nei cantieri.
DIFESA SUOLO E PROTEZIONE CIVILE – Attivazione di una convenzione sulla Val Bormida per dislocare mezzi della colonna mobile, con la collaborazione del Piemonte.
TRASPORTO FERROVIARIO – Coordinare la programmazione dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale di collegamento tra le due regioni con particolare riferimento alla Linea Genova – Acqui Terme, la Linea Genova – Torino – Milano per servire meglio sia i capoluoghi di regione sia i territori di confine; la Linea Ventimiglia Cuneo via Breil anche per uno sviluppo turistico.
Oggi si possono fare passi avanti notevoli, dobbiamo aumentare numero intercity che collegano Genova a Torino e sulla Cuneo Ventimiglia, sia in chiave turistica ma anche alternativa alla Torino Genova. Pronti a confrontarsi sul personale, sul telelavoro e lo smart working.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – Condivisione della programmazione per le linee bus di interconnessione tra i due territori con particolare riguardo alla linea autobus 202 tra Imperia – Pieve di Teco e Ormea con l’impegno di garantire la continuità del servizio, come già sperimentato nel 2018, per l’intero anno solare anche nei periodi non scolastici, a fronte dell’impegno di Regione Liguria di effettuare tre coppie di corse in modalità ferroviaria sulla linea Genova-Acqui Terme. Il tutto attraverso una bigliettazione elettronica integrata con quella della Regione Piemonte.
SANITÀ – Anche la collaborazione in sanità è stata oggetto di confronto: a partire dallo scambio di buone prassi e dalla gestione delle “fughe sanitarie”. Con azioni di pressing sul governo per il superamento dei tetti di spesa in quelle regioni con pareggio di bilancio.
CULTURA E TURISMO – Sviluppo della Carta dei Musei come utile strumento per valorizzare un bacino di utenza. La riqualificazione delle aree montane e della via Francigena che costituisce un patrimonio che concorre allo sviluppo del turismo e alla sua candidatura italiana tra i beni Unesco. Liguria e Piemonte collaborano già da tempo su alcuni temi di interesse comune in materia di turismo. Ad oggi ci sono già progetti attivi che riguardano la strada Militare Monesi di Triora – Limone Piemonte, l’offerta del prodotto ville e giardini con partner l’agenzia In Liguria, il progetto AlpiMedPatrim, in collaborazione con il Parco delle Alpi Liguri, collegato anche alla candidatura delle Alpi a patrimonio Unesco che sta ripartendo. E progetti finanziati come: il progetto di valorizzazione delle risorse enogastronomiche, coordinato da Regione Piemonte; il progetto Montagna – Arco Alpino e Appenninico; il progetto Paesaggi e Borghi d’Italia.
Inoltre tra Piemonte, Lombardia e Liguria sono nati tre progetti di collaborazione “La Milano Sanremo del Gusto” coordinato dalla Liguria che ha consentito la realizzazione di un itinerario enogastronomico sulla falsariga dell’itinerario ciclistico per aggregare gli operatori del gusto e che attraversa anche il Piemonte. L’obiettivo è proseguire nel progetto. Inoltre Regione Liguria partecipa ogni anno, attraverso l’Agenzia In Liguria al Festival Collisioni di Barolo. E poi la riapertura di una delle vie del Sale. Un altro tema da rafforzare il turismo motociclistico con tre itinerari principali: Sanremo – Sestriere, Pavia-Sanremo e Albino – Savona. Da estendere anche al Piemonte il protocollo già sottoscritto con la Valle d’Aosta lo scorso 7 luglio a Portofino. Altri due temi dove portare avanti una collaborazione più stretta quello della rilevazione dei movimenti turistici e degli appartamenti ammobiliati ad uso turistico.
SPORT – Per le attività sportive che interessano le due regioni si segnala “Il Giro dell’Appennino” di ciclismo che percorre il territorio ligure e piemontese e può rappresentare un’occasione ulteriore di promozione delle due regioni.
AMBIENTE – tema fondamentale l’Acna di Cengio per cui le due regioni hanno deciso di collaborare per ottenere risorse importanti dal Governo e dare così risposte ai territori interessati.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE – Armonizzazione dei calendari scolastici anche per rilanciare il turismo. Dare vita a un “patto del saper fare” da siglare durante il prossimo Salone orientamenti per una azione congiunta di orientamento e valorizzazione delle eccellenze formative delle due regioni, partendo dal presupposto che Liguria e Piemonte sono i primi due territori ad aver sostenuto le World Skills, segno di una comune sensibilità per i mestieri tecnici e professionali. Costruire una rete interregionale per programmare percorsi comuni di ITS, per valorizzare questi percorsi di alta formazione professionale che garantiscono in entrambe le regioni una occupazione superiore all’80%. Sostenere una flessibilità in tema di dimensionamento scolastico, affermando il principio che ogni Regione possa decidere in autonomia il numero di alunni per plesso scolastico, pur garantendo a livello complessivo la media richiesta dal Ministero. Una flessibilità importante per territori come la Liguria e il Piemonte che hanno territori non omogenei, con aree collinari isolate da tutelare.
EDILIZIA SCOLASTICA – Piemonte e Liguria possono potenziare le sinergie non solo a livello di iniziative ma facendo pressione sul Governo per un ampio piano spalmato su più anni per la riqualificazione del patrimonio pubblico, anche facendo uso della cassa depositi e prestiti. 283 interventi messi in atto in Liguria con 3 milioni di euro di risorse messe sul piatto. Un intervento sull’edilizia scolastica d’urgenza ciò a cui invece sta lavorando il Piemonte. Serve preparare insieme richieste comuni.
RIQUALIFICAZIONE AREE CONFINANTI – Un esempio è il territorio di Monesi a cavallo tra le province di Imperia e Cuneo colpito dagli eventi alluvionali del 2016.
Il gruppo di lavoro costituito tra due comuni liguri e uno piemontese ha elaborato una strategia di rilancio che si fonda sostanzialmente sulla destagionalizzazione delle attività dell’area e sul potenziamento dell’outdoor favorito dalla strada ex militare Monesi – Limone e sul forte afflusso della dorsale alta via del Sale. E poi la definizione delle aree sciabili, il monitoraggio delle frane attive e il rilancio del turismo nell’area è realizzato in collaborazione tra i due territori, una collaborazione che va consolidata ed estesa ad altre aree deboli anche per arginare fenomeni di spopolamento e dissesto idrogeologico.
PSR – Si lavorerà per confrontare i singoli Piani di sviluppo rurale e proporsi a Bruxelles con elementi condivisi tra le due regioni.
Recentemente inoltre si è concluso il progetto che mirava alla distruzione della Vespa velutina, ma non si sono avute risposte dal Governo.