“Questa non è una normale pista ciclabile, ma un progetto di rigenerazione di un’intera parte della città di Imperia”. Così il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli ha definito il progetto per il nuovo tracciato ciclopedonale che cambierà il volto del capoluogo riorganizzandone ampiamente la viabilità.
De Micheli ha tagliato oggi il nastro dei lavori, accompagnata dal sindaco Claudio Scajola, dal prefetto Alberto Intini, dal vescovo Guglielmo Borghetti e dall’amministratore unico della ditta aggiudicataria dell’appalto Sergio Manelli.
Prima del gesto simbolico, la presentazione del progetto sul palco davanti alle principali autorità cittadine e della provincia. A prendere la parola per primo il sindaco Scajola che non si è limitato a spiegare l’importanza dell’opera per la città, ma ha anche chiesto al ministro interventi urgenti sulle infrastrutture liguri da anni ferme e, ora più che mai, indispensabili per rilanciare il territorio e il suo turismo. Da sottolineare il passaggio in cui il primo cittadino ha definito, senza mezzi termini, il nuovo ponte sul Polcevera di Genova: “…marginale” per il ponente e per i suoi flussi.
Dopo Scajola ha preso la parola l’amministratore delegato della Manelli Costruzioni Sergio Manelli spiegando tecnicamente l’opera dagli sbalzi sul mare alla navetta elettrica, passando per l’ascensore di collegamento tra lungomare Vespucci e viale Matteotti: “Le tempistiche si aggirano sui nove mesi da quando avremo a disposizione tutte le aree consegnate. La speranza è di concludere entro la fine dell’estate 2021 o al massimo entro fine anno”.
Ultima a parlare, non per importanza, il ministro De Micheli: “Sono qui per segnare un punto istituzionale – ha detto. Credo che l’idea di una mobilità alternativa integrata che modifica qualitativamente, migliorandola, l’assetto urbanistico di una città sia una conquista, prima ancora che per le amministrazioni, per i cittadini. Dare un’alternativa di mobilità vera e autentica per valorizzare le bellezze del territorio è esattamente la nostra idea, del Governo, di mobilità. Credo che in poco tempo il volto di questa città sarà migliorato sia per chi viene da fuori che per chi ci vive. Le persone sono la misura del nostro agire”.
Inevitabili, nel conseguente punto stampa, le domande sulle altre infrastrutture del territorio partendo dall’autostrada: “Non si può pendolare la mattina chiedendo l’apertura dei cantieri e la sera dire che vanno chiusi – ha esordito il ministro. Come sempre, quando si aprono i cantieri su sedimi già esistenti, l’effetto è che quando dici cantieri tutti ti applaudono, quando li apri si arrabbiano. Io lo prevedevo, ma ci sono alcuni interventi purtroppo disagevoli che non possiamo rinviare. Io capisco perfettamente la polemica elettoralistica, però la storia ci racconta di una non sottovalutazione da parte del ministero e forse di una sottovalutazione da parte di altri enti”.
Spazio anche alle altre opere del territorio come l’Aurelia Bis, il traforo Armo-Cantarana e il raddoppio ferroviario: “Abbiamo ritenuto di chiedere, con una certa urgenza all’inizio dell’anno, ad Anas una review dei progetti esecutivi depositati. Per poter così avere una progettazione entro fine anno e poter fare l’appostamento finanziario per le opere. Sul raddoppio ferroviario siamo in una fase di progettazione definitiva quindi dobbiamo arrivare a quella esecutiva. Credo che con i soldi del recovery found la parte finanziaria ci potrà essere riconosciuta dall’Europa. Possiamo appostare i soldi per poter realizzare quest’opera che deve essere finanziata tutto in un colpo, abbiamo l’esigenza di sdoganare questo metodo per avere i fondi, si tratta di soldi importanti perché siamo oltre il miliardo e mezzo”.
Il sindaco Scajola ha poi aggiunto a margine della presentazione: “Questo è un progetto urbanistico che tocca la pista ciclabile, ma nel sedime ferroviario passerà il trasporto pubblico elettrico e ci sarà anche una rivisitazione della viabilità cittadina che toglierà dall’isolamento alcuni cantieri. Sulle altre opere del territorio come il raddoppio ferroviario presenterò al ministro un dossier con dati aggiornati”.
In chiusura infine Scajola ha glissato sulla mancata presenza del governatore regionale Giovanni Toti: “Era impegnato con Salvini”.