Nel giorno in cui in Italia diventa obbligatorio il certificato verde per poter lavorare (con le inevitabili manifestazioni di protesta ma non a Sanremo), la Francia torna a far pagare i test dopo un lungo periodo di gratuità.
Lo aveva annunciato a luglio il presidente Macron spiegando che non sarebbe stato più sostenibile offrire questa agevolazione ai ‘no-vax’ a spese dei contribuenti. E così da questo venerdì 15 ottobre la musica cambia, e mentre il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti comunica che saranno gratuiti i test per chi deve attendere per farsi iniettare la seconda dose, oltre frontiera da poche ore i test molecolari e antigenici si pagano, e questi ultimi ben più cari che da noi.
Da oggi il listino dice che i test molecolari costano 43,89 euro, quelli antigenici possono variare da un minimo di 22,02 ad un massimo di 45,11 euro.
La pagina ufficiale del Governo transalpino ricorda che dall’inizio della crisi a marzo 2020 sono stati 150 milioni i test gratuiti effettuati con punte record nello scorso mese di agosto sino a 6 milioni alla settimana. Minorenni a parte e qualche altra ristretta eccezione per le quali resta in vigore la gratuità, da oggi si volta pagina e anche senza il rischio di perdere il lavoro i francesi si faranno due conti in tasca e magari decideranno di sottoporsi alla campagna vaccinale come auspicato dal Governo Macron.