L’anno scorso si pensava, con un certo ottimismo, che la partecipazione al VideoFestival di quest’anno avrebbe potuto superare le duemila opere, stabilendo un nuovo record. Non solo è stato così, ma il traguardo dei duemila film è stato superato di slancio: sono infatti 2107 le “pellicole” partecipanti all’edizione numero 13 di una manifestazione che ha sfondato i confini del mondo: le nazioni rappresentate sono infatti 102.
La parte del leone la fa, come sempre, la Spagna, con 658 opere. Un segno del dinamismo culturale spagnolo e anche dell’interesse con cui il Paese iberico guarda al “nostro Festival”. Al secondo posto l’Italia con 343, tra cui spiccano alcune serie di grande qualità proposta da Rai e Mediaset. Terza la Francia con 216 film, una dozzina dei quali di alto valore culturale, in trasmissione nelle principali reti televisive europee. Seguono la Germania con 117 opere, il Brasile (115), l’Argentina (65), la Russia (61) e via via tutti gli altri. Per la prima volta sono presenti al Videofestival di Imperia la Giamaica, Macao, il Ruanda e il Sudan. Insomma, circa trentamila persone tra registi, attori, sceneggiatori, montatori, musicisti, sparsi in tutto il mondo, stanno guardando con attenzione a Imperia, nella speranza di aggiudicarsi uno dei premi in palio.
A consegnare questi premi sarà soprattutto il nuovo Presidente onorario del VideoFestival, l’attore Remo Girone, premiato l’anno scorso, che si è innamorato della manifestazione, e che il Direttore Artistico Fiorenzo Runco è riuscito ad “ingaggiare”.
L’edizione numero 13 porterà dunque fortuna? Se ci limitiamo ai numeri e alla qualità certamente si. C’è però una preoccupazione: “La città – si sfoga Fiorenzo Runco – non si è ancora resa ben conto del valore e delle potenzialità del VideoFestival. Abbiamo raggiunto traguardi incredibili grazie ad un esiguo numero di volontari e di appassionati, ma potremmo fare molto di più se ci fosse un adeguato investimento privato e soprattutto istituzionale. Potremmo avere ospiti di richiamo internazionale, ad esempio, ma non possiamo arrivare all’ultimo momento.”
Gli aiuti da Comune e Regione sono sempre arrivati, ma quel che preoccupa, secondo Runco, sono i tempi.
“Il mondo dello star system ha i suoi tempi. Noi ad oggi non abbiamo ancora nessuna certezza di copertura finanziaria. Quindi io sono costretto a rifiutare la presenza di ospiti importanti. Oggi le possibilità ci sarebbero ancora. Domani è troppo tardi e la mancanza della giusta attenzione porta inevitabilmente a rinunce anche di un certo peso,” spiega.
“Il fatto che le date del Festival siano state fissate in anticipo (dall’8 al 12 maggio) non ha aiutato, almeno per ora. C’è solo da sperare che le crescenti difficoltà non comportino il “trasferimento” della manifestazione in qualche altra città, più disponibile e recettiva,” conclude il Direttore Artistico.