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In occasione della passata Festa dello Sport ad Imperia, abbiamo incontrato l’associazione Handarpermare Onlus, una realtà che da vent’anni offre l’opportunità di vivere il mare e la navigazione a vela senza barriere.

Ai microfoni di Riviera Time il presidente Pietro Pozzoli ci ha raccontato la storia e le attività dell’associazione, che rappresenta un faro di inclusione per persone con disabilità sensoriali, motorie e mentali.

Handarpermare

L’impegno di Handarpermare si articola su più fronti, grazie a una flotta versatile e ben attrezzata. Le due imbarcazioni più grandi, Estrella e Ajò, vengono utilizzate per uscite giornaliere a scopo ricreativo e per mini-crociere durante i fine settimana. Queste esperienze permettono ai partecipanti di sperimentare la vita di bordo e di condividere momenti di socialità, scambio e confronto. Per chi desidera immergersi ancora di più nell’avventura della vela, l’associazione organizza anche veleggiate settimanali. Durante quest’ultime è possibile approfondire tematiche specifiche o, semplicemente, vivere una settimana all’insegna dell’inclusione e dell’autonomia.

Particolare attenzione è riservata alle persone non vedenti, che, grazie ai due Meteor – imbarcazioni più piccole ma perfette per la formazione – possono partecipare a corsi di avvicinamento alla vela, navigazione costiera e allenamenti di tecnica velica. In questo contesto si inseriscono anche le regate ‘match race’ svolte in completa autonomia. Con il metodo Homeruse i non vedenti possono governare le barche senza alcun ausilio visivo.

Le barche di Handarpermare hanno la loro base nel porto di Imperia e ogni attività viene svolta sotto la supervisione di un membro esperto dell’associazione, che assume il ruolo di comandante, affiancato, quando necessario, da un aiutante. Il numero massimo di persone a bordo varia tra sei e otto partecipanti, a seconda delle esigenze specifiche.

Le parole di Pietro Pozzoli

Durante l’intervista, Pietro Pozzoli ha raccontato come è nata l’associazione, rivelando che proprio quest’anno si celebra il 20esimo anniversario. “Nel 2004, insieme a un gruppo di amici, abbiamo voluto portare anche nella provincia di Imperia una realtà che già esisteva in altre regioni d’Italia. Un progetto di vela per persone con disabilità. È un’attività che viene definita ‘terapia’, anche se di terapeutico ha forse ben poco. Quello che facciamo è offrire ai ragazzi disabili, sia fisici che psichici, la possibilità di vivere un’esperienza unica: la navigazione a vela. Abbiamo due barche grandi e due più piccole, utilizzate soprattutto per allenamenti e regate, coinvolgendo anche atleti non vedenti. Le nostre attività si svolgono principalmente da aprile a ottobre e spaziano da uscite di mezza giornata fino a crociere settimanali”, ha spiegato ai nostri microfoni il presidente dell’associazione.

L’dea è nata dall’esperienza personale: “Alcuni di noi hanno familiari con disabilità e siamo entrati in contatto con un’associazione simile in Toscana. Da lì è nata una collaborazione e poi ci siamo detti: perché non fare lo stesso anche qui? Siamo partiti con una piccola barca e, nel 2008, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Genova-Imperia, abbiamo potuto acquistare un’altra barca che recentemente abbiamo anche equipaggiato per permettere alle persone in carrozzina di navigare in totale sicurezza e comfort”.

L’associazione ha infatti sviluppato un sistema di passerelle e fissaggi per sedie a rotelle, che consente alle persone con mobilità ridotta di vivere l’esperienza della vela senza ostacoli. A bordo i partecipanti possono muoversi facilmente dal ponte superiore agli spazi interni, inclusi i servizi igienici, e, quando desiderato, possono anche essere calati in acqua per fare il bagno.

L’intervista integrale a Pozzoli nel video-servizio a inizio articolo.