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Ha preso il via questa mattina in tribunale a Imperia il processo a carico del sindaco del capoluogo e presidente della Provincia Claudio Scajola, con l’accusa di favoreggiamento.

La vicenda ha origine quando Scajola ricevette una denuncia da parte dell’ex comandante della polizia locale Aldo Bergaminelli, prima per minacce e, successivamente, poi derubricata.

Stando alle ricostruzioni, in una telefonata dai toni accesi fra i due, il sindaco avrebbe chiesto a Bergaminelli il ritiro di una pattuglia di agenti di Polizia da un sopralluogo in un terreno non edificabile dalle parti di Caramagna, dove l’imprenditore Antonio Maiolino stava realizzando alcuni lavori.

Nella giornata di oggi, che fa seguito all’udienza predibattimentale che si era tenuta lo scorso febbraio, Scajola, difeso dall’avvocatessa Elisabetta Busuito, del foro di Roma, non era presente.

Di fronte al Pubblico Ministero Lorenzo Fornace sono stati ascoltate le prime testimonianze al processo.

Vincenzo Spataro, ex comandante dei Carabinieri

“Si fa riferimento a una nota redatta in data 2 agosto 2022, concernente la trasmissione di una querela presentata dal Comandante Bergaminelli, relativa a un episodio verificatosi il 15 giugno. In quel periodo, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Imperia stava conducendo un’indagine per corruzione, che includeva intercettazioni telefoniche e ambientali e che riguardavano l’imprenditore Vincenzo Speranza. Il 29 giugno 2022, avevamo interrogato in Procura anche il Comandante Bergaminelli, chiedendogli chiarimenti in merito ai suoi rapporti con Speranza. Avevamo registrato alcune conversazioni tra Bergaminelli e l’Assessore Gagliano e volevamo approfondire la natura dei rapporti tra i tre, in particolare riguardo a una telefonata avvenuta il 15 giugno alle ore 16.41 tra Bergaminelli e Gagliano. Venne sentito anche il 27 giugno un agente di polizia locale, Claudio Benvenuto, per chiarire meglio quello che era capitato lo stesso 15 giugno. Il 27 Luglio Bergaminelli si presentò agli uffici dell’investigativo e ha ratificato l’intenzione di sporgere querela”.

“In quella circostanza ha prodotto della documentazione a supporto della querela. Il comandante ha presentato un documento dove si parlava di una segnalazione di costruzione abusiva e ha impartito ai suoi agenti di fare un controllo sulla struttura. C’era una Relazione di intervento effettuata il 18 marzo e redatta il 25 luglio. Questo perché quando vengono fatti vengono acquisite anche documentazioni a supporto. Abbiamo poi un Rapporto amministrativo del 29 giugno, verbale di accertamento dell’inottemperanza all’ordine di demolizione di una struttura abusiva realizzata da Maiolino e sua moglie, la mail relativa alla convocazione del sindaco. Sono stati acquisiti anche due file audio intercorsi fra Bergaminelli di il sindaco. I file sono stati acquisiti facendoli inviare dalla mail di Bergaminelli a quella istituzionale investigativa di Imperia”.

Luogotenente Sergio Camplese

“Lei ha dato conto al capitano della nota redatta il 2 agosto 2022”, domanda il PM. “Che contributo ha dato nella relazione di questa annotazione?”

“A grandi linee l’attività, nel suo complesso – risponde il luogotenente – sia questa specifica sia questa collegata a un procedimento più ambio l’aveva segnata il capitano Spataro. Per quanto riguarda la nota del 2 agosto, avevo ricevuto la querela da parte di Bergaminelli. Come attività di atti avevo raccolto la querela, che ha presentato per iscritto, ma avevamo ritenuto di integrare il contenuto della querela con alcune domande poste direttamente alla parte offesa”.

Maresciallo Giovanni Marasco

“Nel 14 novembre 2021 si è fatta comunicazione di notizia di reato nei confronti di Maiolino e della moglie Emiliana Barnato. A seguito di una segnalazione di presunto abuso edilizio in località Caramagna, ci siamo avvalsi dell’ausilio tecnico e comunale. Il sopralluogo viene esperito il 29 ottobre 2021. L’abuso ci è stato segnalato, a me personalmente aggiungo, da persone del posto. Ho partecipato al sopralluogo. C’era platea di cemento armato di uno spessore di 22 cm e due pilastri, presumibilmente per armare un cancello di ingresso. Questa platea era al limite della sponda dell’arginatura sinistra del torrente, una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed idraulico. inoltre c’è inedificabilità assoluta nei 10 metri dal torrente, secondo il regio decreto del 1904. Dalle foto si vede come questo limite non venisse rispettato. Una parte era di proprietà della signora Barnato, e poi c’erano coinvolte due particelle, appartenenti ai signori Vincenzo e Maria Maddalena Bianchi, che fecero poi querela per invasione di terreno privato. Successivamente vennero presentate una Segnalazione Certificata di Inizio Attività e un’autorizzazione temporanea per l’installazione di una tensostruttura, finalizzata alle attività riconducibili all’officina. Volevo precisare che contestualmente alla nota del tecnico comunale con glia allegati ci è pervenuta un ordinanza 338 di sospensione dei lavori”.

Diego Sisco

“All’epoca stavo in Comune. Presso l’ufficio contenzioso del Comune di Imperia per la precisione. Quando era necessario un supporto tecnico mi chiamavano. Accertammo quest’area. C’era questo lotto di terreno interessato da queste opere non ultimate e c’era questo solettone con alcune opere, finalizzate evidentemente ad allestire un rea di auto riparazioni. C’erano quindi ponte per il sollevamento, dei fori nel solaio che erano probabilmente finalizzati a metter in opera altri ponteggi e due container con dentro attrezzature da lavoro. Oltre a me e i carabinieri Marasco e Ghiglione, vi erano Barnato Emiliana e Maiolino, forse il figlio, forse altre persone che non conosco. La zona era sottoposta a vincolo paesaggistico e sottoposta da regolamento in materia fluviale e inagibilità assoluta entro 10 metri. L’intervento avrebbe avuto bisogno dell’autorizzazione paesaggistica che non c’era. Venne messa in prima battuta la sospensione dei lavori. Nel 2022 andai in un altro ufficio, rientrando in comune nel 2023”.

Maria Maddalena Bianchi

“Sono amica dei signori Maiolino, ma ho sporto denuncia sotto il consiglio dell’amministratore di condominio. Sono comproprietaria di alcuni terreni adiacenti con mio fratello Vincenzo. Maiolino inconsapevolmente ha costruito nel mio terreno. Ora è tutto tolto, divelto. Prima che l’amministratore del condominio Parisi mi chiamasse per dirmi di questa cosa, non sapevo nulla. Il condominio aveva un parcheggio vicino alla mia proprietà. Non mi recavo mai sul posto e quindi non sapevo nulla. Maiolino aveva costruito dove non doveva. Su consiglio di Parisi mi sono recata dai carabinieri e poi dalla Forestale”.

Le parti hanno successivamente e consensualmente rinunciato alla testimonianza di Vincenzo Bianchi.

La prossima tappa del processo è prevista per venerdì 4 aprile.