Si è riunito oggi il primo Tavolo Antimafia nel Comune di Imperia: un punto di partenza per approfondire il fenomeno criminale ed eventualmente dare sostegno ai cittadini perseguitati. Tavolo e non Commissione, come sottolinea il sindaco Scajola (presidente dell’ assemblea), perché la partita si gioca sostanzialmente lì. Sulle parole.
Il Consiglio Comunale aveva votato la creazione di un Tavolo che , in futuro, potrebbe anche trasformarsi in Commissione e, da oggi, si occuperà di sensibilizzare i cittadini sul fenomeno e convocare autorità competenti con le quali collaborare.
D’altro canto, le Commissioni AntiMafia – all’interno dei Comuni – esistono, basti pensare a Milano, Pavia o Genova, ed erano già state specificate con un parere del Ministero dell’Interno nel 2015. E avrebbero facoltà più penetranti, al di là della sensibilizzazione o della promozione della lotta al fenomeno criminoso.
L’importante però era cominciare la partita. Come sottolineano tutte le componenti politiche presenti attorno al tavolo, a cominciare dai presidenti delle Commissioni I e II Deborah Bellotti e Davide La Monica. Ma il primo cittadino avverte: “ Non dobbiamo fare nascere il mostro se non c’è “. Motivo già sentito nel consiglio comunale dello scorso ottobre, quello che aveva portato all’adozione del Tavolo dopo non pochi malumori tra le parti.
La parola d’ordine è: riservatezza. Ed è per questa ragione che media e stampa non hanno potuto presenziare al dibattito in Sala Commissioni. Per questa prima puntata – più di rappresentanza che operativa –, però, i media potevano diventare uno strumento utile a dare pubblicità del Tavolo.
Mentre la soluzione ‘a porte chiuse’ poteva essere, giustamente, utilizzata dalle prossime riunioni nelle quali incontri, dati, attività e magari testimonianze devono rimanere segrete.
Nel video, ad inizio servizio, le interviste a Claudio Scajola, Deborah Bellotti e Davide La Monica.