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“Provo a fare un po’ di chiarezza”, ha esordito il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, in merito al caso delle concessioni demaniali. L’Antitrust ha infatti presentato ricorso al Tar Liguria per l’annullamento delle delibere con cui il Comune di Imperia ha affidato le concessioni di spiagge, chioschi e dehors. In particolare, è stato richiesto l’annullamento delle delibere del 25 luglio e del 5 settembre 2024 e di tutti gli atti relativi all’assegnazione di nuove concessioni demaniali.

Concessioni demaniali – Le parole di Claudio Scajola

“L’Europa – e io sono a favore della decisione europea – ha previsto che fosse necessario fare gare per un concetto di concorrenza, di evidenza, giustizia per tutti, per le aree demaniali, dettate dalla Bolkestein. Nel tempo l’Italia non ha mai risposto adeguandosi, noi come Comune di Imperia siamo fra i pochi Comuni d’Italia che hanno fatto partire le gare.  Parte il ricorso dell’autority nei confronti nostri e degli altri per il fatto di avere prorogato dal 2024 al 2025, in attesa delle gare, le concessioni stesse”, ha dichiarato ai nostri microfoni Claudio Scajola.

“Però poi noi siamo partiti con le gare, quindi diventa curioso, mentre invece in provincia di Imperia, nessuno, salvo Imperia, è partito con le gare. Si aggiunge un ricorso che dice sì, siete partiti con le gare, ma avete messo una parte nel bando relativo all’onere che deve essere dato dai subentranti a chi perdesse la gara. Questa è la contestazione ultima, che è l’opposta di quella precedente, che è quella relativa al fatto che avessimo fatto la proroga senza fare le gare. È un problema italiano complessivo, un problema su cui a mio parere l’Italia ha tardato tantissimo ad adeguarsi”, ha proseguito.

Non ho nessuna preoccupazione perché questa è una disposizione complessiva italiana che l’Authority ha fatto in tutta Italia, quindi noi proseguiamo con le gare, stiamo affidando le concessioni sia per le spiagge sia per i dehor in questi giorni e, se ci saranno delle sentenze del Tar diverse, si proseguirà, andremo al Consiglio di Stato e si valuterà. Quello che conta, che è necessario capire, è che noi abbiamo già assegnato e stiamo assegnando ai vincitori delle gare sia le spiagge sia i dehor e sia tutto quanto previsto dalla normativa Bolkestein adeguandoci a questa normativa”, ha commentato.

Spiagge non ancora assegnate – “In fase di definizione per osservazioni”

“Su alcune spiagge nella valutazione che ha fatto la Commissione sulle annualità per cui la concessione veniva data hanno fatto delle osservazioni quindi sono in fase di definizione – applicando il 10 bis – per cogliere le osservazioni che possono aver fatto alcuni di questi. Le concessioni hanno un minimo di 4 anni e un massimo di 20. Attraverso la valutazione di diversi parametri dagli investimenti alla gestione del servizio. Quindi quelle non ancora assegnate non lo sono perché sono in fase di valutazione sulle osservazioni che vengono presentate”, ha spiegato.

L’incertezza dei gestori – “Per 30 anni sono andati avanti con le concessioni anno per anno”

“Lei nella sua vita pensa che ci sia qualcosa sempre di certo? Prima per 30 anni sono andati avanti con le concessioni anno per anno, che per taluni era anche una scusa per non fare nessun investimento. Nella proposta di Genova c’era per il subentro una percentuale molto alta. La nostra è un terzo di quella di Genova, è molto bassa, si riferisce ad una annualità in base al bilancio certificato. Quindi ci sembra bassa, ci è sembrata comunque giusta nei confronti dell’investimento effettivamente fatto. Però devo dire, e questo è il dato significativo, che nel totale di queste concessioni, subentri mi pare che ce ne siano potenzialmente due, tutte le altre non hanno subentro, quindi questo caso non esiste di fatto”, ha concluso il primo cittadino.

Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Scajola.