Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa del consigliere comunale di Imperia Luciano Zarbano (Imperia senza Padroni).
“‘Cerco un centro di gravità permanente’. Non è il titolo della canzone del Maestro Battiato ma il nuovo (poi non così tanto nuovo) progetto politico del nostro sindaco.
Nel corso dell’ultima riunione del gruppo di Imperia senza Padroni sono state analizzate, tra le varie problematiche (ancora irrisolte) della città, anche le ultime dichiarazioni del sindaco durante la presentazione del libro del Senatore Pier Ferdinando Casini: la volontà di ‘Rassemblement’ di un grande centro. Tra le cose degne di nota abbiamo assistito, oltre ad una battuta dello stesso Casini su Biagi, ad una critica per nulla costruttiva nei confronti dei politici. Infatti l’attuale classe politica è stata tacciata di essere incompetente. Ricordiamo che i destinatari della critica sono gli stessi partiti che ad Imperia hanno appoggiato l’attuale sindaco alle elezioni comunali, e quest’ultimo non fa mistero della considerazione negativa nei loro confronti.
A nostro parere si stanno delineando sempre più i contorni di questo progetto politico iniziato già da tempo, complici involontari gli stessi partiti che hanno dimostrato la loro debolezza acconsentendo ad appoggiare il candidato sindaco ma senza i loro simboli. Oggi intuiamo la ragione per cui non erano graditi i simboli dei partiti: poter cambiare casacca o fare alleanze senza poi dover dare tante spiegazioni agli pseudo alleati. Nell’ambito di questa operazione, inquadriamo anche quella ‘chirurgica’, portata quasi a termine dai socialisti, i quali, senza colpo ferire e a costo zero, hanno ‘guadagnato’ due consigliere facenti parte del gruppo misto che risponde ad altre logiche.
Ovviamente riteniamo che questo gruppo farà parte del grande progetto di ‘Rassemblement’ e nel quale anche il nostro presidente della Regione ha dato il proprio apporto con le dichiarazioni alla stampa dell’intenzione di avallare le liste civiche nella prossima tornata elettorale regionale, con la conseguenza di smarcarsi dai partiti di centro-destra e per poi chiamare a raccolta gli elettori in un grande centro. Sorgono spontanee tre domande: ma i partiti anche stavolta ad Imperia resteranno a guardare, dimostrando ancora una volta il loro poco peso specifico locale? I cittadini di Imperia accetteranno questo progetto politico quando ancora parecchie problematiche in città sono rimaste irrisolte? Gli stessi cittadini di Imperia si sono accorti che l’inizio accelerato dei cantieri in città imposti dalla competizione elettorale ha avuto un freno e si assiste oggi ad un prevedibile immobilismo? Crediamo che sia arrivato il momento che i partiti, soprattutto a livello cittadino, prendano coscienza e si attivino al più presto con delle contromisure per evitare che vengano fagocitati da questa pericolosa deriva, ma soprattutto per evitare che Imperia venga considerata in provincia di Sanremo. Per partiti intendiamo tutti, anche quelli di opposizione, perché anche loro avranno delle influenze negative dalla presenza di un terzo incomodo, pertanto se Atene piange Sparta non ride.
Mentre a livello provinciale riteniamo che i partiti abbiano maggiore peso per influenzare le scelte del presidente della Provincia, basta vedere la decisione di incominciare la costruzione dell’Aurelia Bis da Ventimiglia anziché da Imperia. Invece i cittadini nel fare le loro scelte dovranno valutare la coerenza, la migliore qualità per un politico (insieme all’onestà), perché chi è coerente non tradirà mai le promesse fatte. Se ognuno farà la sua parte sicuramente ritornerà la voglia di votare e così i cittadini non si trincereranno più dietro l’alibi del ‘a che serve votare… tanto non cambierà niente’. Nella prossima primavera potremmo partecipare ad elezioni inaspettate, pertanto già da oggi il tempo è tiranno. Meditate gente… meditate”.