Luciano Zarbano

Il consigliere comunale Luciano Zarbano denuncia le sanzioni elevate a Confcommercio e a numerose attività commerciali di Imperia per le insegne degli esercizi commerciali e pubblicitarie ritenute non conformi. “Le imprese, i professionisti e i lavoratori autonomi rappresentano il cuore pulsante della nostra economia locale, non possono essere trattati come bancomat da cui prelevare risorse a piacimento. Tutti meritano rispetto, considerazione e tutela, non certo un accanimento sanzionatorio che rischia di mettere ulteriormente in difficoltà un settore già provato da aliquote ai massimi livelli”, esordisce il consigliere.

Zarbano contesta il metodo adottato dall’amministrazione: “Fare cassa con le multe non è la strada giusta. Sanzionare oggi significa punire chi lavora, chi tiene viva la città, chi ogni giorno apre la serranda con sacrificio. È una strategia miope e profondamente ingiusta. Sorprende ancor di più chi, facente parte di questa amministrazione comunale, è anche presidente di Fiba Confesercenti Liguria. Egli avrebbe potuto e dovuto alzare la voce in difesa dei commercianti imperiesi. Il consigliere solleva anche una questione di metodo e buon senso. Infatti prima di passare direttamente alle sanzioni (visto che siamo ancora in una fase sperimentale di tre anni), sarebbe stato apprezzato formulare prescrizioni e concedere un termine ragionevole per l’adeguamento alle norme. Invece si è scelto il pugno duro, penalizzando chi già si trova in difficoltà. Un’altra domanda che sta girando per imperia è: dopo questa categoria a chi toccherà rimpinguare le casse comunali?”

“Ad Imperia – prosegue il consigliere – gira voce che i fondi per le opere pubbliche arrivino grazie alle aderenze altolocate del sindaco. Per fugare ogni dubbio e tutelare la propria immagine, il primo cittadino dovrebbe chiarire pubblicamente che i finanziamenti si ottengono solo attraverso progetti seri e ben strutturati, non per via di conoscenze personali”.

“Infine una nota ironica. Qualcuno ha soprannominato il sindaco ‘faraone’. Personalmente lo trovo più vicino alla figura dello Sceriffo di Nottingham, che colpiva i cittadini con tasse e tributi. In attesa di un Robin Hood, da Imperia, per adesso, è tutto”, conclude Zarbano.