Notte di consiglio comunale ad Imperia, terminato dopo otto ore quando l’orologio di palazzo civico in viale Matteotti rintoccava l’una. Nove i punti all’ordine del giorno, oltre alle question time presentata dalla stessa maggioranza per dare aggiornamento alla cittadinanza. In particolare sulla rete museale (che, tra le altre, avrà come progetti pilota l’apertura di punti caffetteria sia al Museo Navale che Villa Grock); sul rifacimento della pensilina di Porto Maurizio (pronta prima di Pasqua 2024); l’avvio di un doposcuola presso i padri Giuseppini.
Il minuto di silenzio ed il pensiero su Giulia Cecchettin, letto da Rita Elena, toccavano l’assemblea. Il vicesindaco Fossati presenta i primi quattro punti ma gli animi si scaldano quando Verda ‘prenota’ l’intervento sul fil di lana, il presidente Vassallo un po’ troppo zelante rifiuta l’intervento, in un primo momento, salvo poi concedere lo spazio. L’opposizione in particolare punta il dito sulla questione spazzatura: “Manca programmazione” dicono. “E una tariffa basata sul numero di conferimenti non ha senso”. Inoltre emerge la questione di un finanziamento non ottenuto per le frazioni sopra Oneglia.
Tra i punti più caldi, sicuramente la piantumazione di alberi per neonati, bambini neoadottati e l’opposizione chiede che si estenda anche ai piccoli mancati in tenera età. E che il Comune si faccia carico dell’impegno economico. Emendamento respinto, con Antonello Motosso che si schiera con la minoranza. La pratica comunque passa nonostante troppe parole e attacchi fuori luogo, dato il profondo significato dell’iniziativa. Per intenderci, dal lato green, non basterà a contrastare i mostri di cemento ma potrebbe diventare un segnale per le generazioni future.
Dei tre successivi punti, presentati dall’assessore al Bilancio Monica Gatti, soltanto la sottoscrizione di aumento di capitale Riviera Trasporti ottiene la quasi unanimità, pur con molte puntualizzazioni sul passato, presente e futuro dell’azienda che versa in condizioni quantomeno critiche da molti anni. Un esborso che costerà al Comune 1.283 euro per mantenere la posizione da socio allo 0,019%.
Meno condivisi l’aggiornamento al piano delle alienazioni di immobili, con Sardi che sottolinea la vendita di due locali all’interno del palazzo del Cremlino, utilizzato anche per attività di funzione pubblica; scelta di mercato evidentemente non condivisa.
E soprattutto la nona variazione di bilancio, l’ultima dell’anno secondo l’assessore. Ci sono un risarcimento danni riconosciuto da Arte per 150mila euro, una sentenza che costerà al Comune 560mila per una richiesta danni a edificio privato legati alle rete fognaria ed infine lo spostamento di 980mila euro dal bilancio 2023 a quello 24-25 con fondi destinati al Cavour. Serviranno alla scenotecnica ed all’arredamento sottolinea l’assessore Roggero, scettica invece l’opposizione che teme un ulteriore slittamento dell’apertura del teatro.
Ci vuole più di un’ora anche per discutere la modifica all’art.46 del regolamento del Consiglio Comunale: dai 30 giorni entro i quali avere l’accesso agli atti, sostituito da immediatezza della visione ed accesso o, alternativamente, in tempi più celeri possibili. Proponente Zarbano che, a pochi minuti dall’una di notte, ritira la proposta: la ripresenterà migliorata in concerto con altre forze politiche.