Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato stampa di Imperia Rinasce.
“Questa sera sarà campale per il futuro di Imperia perché il consiglio comunale si riunirà per deliberare in merito all’ultimazione del porto turistico, da anni vero e proprio cantiere a cielo aperto. Il progetto che verrà discusso andrà a incidere notevolmente sul contesto cittadino, modificandolo profondamente: poiché si vuole realizzare un voluminoso blocco centrale destinato ad ospitare caserme, abitazioni civili e un hotel a 5 stelle, una barriera di cemento armato e vetro che separerà di fatto il mare dalla città. Il progetto solleva quindi una serie di timori: il primo riguarda l’impatto sul territorio deturpato da una barriera di cemento in netto contrasto con la visione di una città ecosostenibile e che non si armonizzerebbe con lo spazio circostante e, soprattutto, con Borgo Marina.
Il secondo concerne invece la sua fattibilità economica: il fatto che l’acquisto di un bene demaniale sia “a tempo determinato” e implichi non la cessione della proprietà ma il suo utilizzo per un periodo mediamente lungo 50-60 anni, comporta il rischio che il valore degli immobili venga sovrastimato con la conseguenza che non si trovino imprenditori seri disposti a investire nel progetto. Inoltre le volumetrie a terra destinate all’edilizia privata verranno aumentate a discapito di quelle per la cantieristica, in aperta controtendenza rispetto a quanto si sta facendo nel resto d’Italia. In questo modo si limiterà lo sviluppo reale dell’area portuale in termini di posti di lavoro, con la conseguenza di depotenziare la cantieristica che a tutt’oggi occupa 50 addetti diretti più l’indotto ed è di fatto la seconda attività economica cittadina dopo l’azienda dei Fratelli Carli. Desta preoccupazione, infine, anche il fatto che non si conosce il piano economico-finanziario destinato a sostenere questo progetto e si spera che non sia lo stesso proposto in modo fallimentare all’atto della costruzione del porto.
Imperia Rinasce è contraria a questa idea di città e si batterà con tutte le sue forze perché venga cambiata e il porto sia realmente una ricchezza per tutta la città e non per pochi. La nostra visione, in netto contrasto con questo progetto, prevede la realizzazione di una struttura a basso impatto ambientale ed ecosostenibile che possa creare un reale collegamento tra il porto e Borgo Marina che ad oggi non esiste; l’ampliamento delle aree destinate alla cantieristica, progettate attraverso un dialogo aperto con gli imprenditori del settore in modo di realizzare un centro nautico di alta specializzazione, comprendente anche la creazione di una scuola europea di maestri d’ascia che possa attirare ragazzi provenienti da tutta Europa creando una sinergia tra Imperia, il mondo del lavoro, la scuola e la stessa università di Genova. Per determinare il proprio futuro si deve votare, non dimenticatelo”.