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Oggi, 27 gennaio 2025, la città di Imperia si unisce al ricordo del tragico sterminio del popolo ebraico e dei deportati nei campi di concentramento nazisti, in occasione dell’80° anniversario del Giorno della Memoria. Una ricorrenza che, come ogni anno, assume un valore profondo per mantenere viva la consapevolezza di uno dei capitoli più bui della storia contemporanea.

Organizzata dalla Prefettura di Imperia, in collaborazione con il Comune, la Provincia, l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Fondazione PU.PO.LI, l’Associazione ANED e l’Istituto ISRECIM, la commemorazione ha coinvolto le principali istituzioni civili, militari e religiose del territorio, insieme agli studenti delle scuole superiori.

La giornata si è aperta alle ore 9.00 in Piazza Fratelli Serra, luogo simbolo per la memoria storica cittadina. Qui è stata deposta una corona d’alloro in onore dei fratelli Nicola ed Enrico Serra, partigiani imperiesi deportati nel campo di concentramento di Mauthausen. Un gesto semplice ma potente, che ha unito cittadini e istituzioni nel ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà e la dignità umana.

Successivamente, alcuni partecipanti, su iniziativa del Circolo Parasio, si sono recati presso la casa natale di Felice Cascione, situata al Parasio in Via Santa Caterina, per commemorare il partigiano nel giorno dell’anniversario della sua morte. Cascione, nato a Porto Maurizio il 2 maggio 1918, fu un medico e partigiano, autore del celebre inno della Resistenza “Fischia il vento”. Morì il 27 gennaio 1944 in Val Pennavaira, combattendo contro le forze nazifasciste.

Alle ore 10.30, presso l’aula magna del Polo Universitario di Imperia, si è svolto un incontro con gli studenti, finalizzato a promuovere la riflessione e l’approfondimento storico. All’evento hanno partecipato alcune autorità, tra cui il Prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, e il vicesindaco Giuseppe Fossati. Tra gli interventi quello del prof. Eugenio Ripepi, direttore artistico del Teatro “Salvini” e docente del Liceo Amoretti, che ha tenuto un approfondimento sull’esperienza nei campi di sterminio nazisti. Interventi volti a ribadire l’importanza della memoria come strumento di educazione civile e prevenzione contro ogni forma di discriminazione e intolleranza.

La cerimonia si è conclusa con la proiezione di un film sull’Olocausto, scelto per offrire agli studenti uno sguardo diretto su quella tragedia. Un’occasione per riflettere, discutere e comprendere quanto il passato debba essere un monito costante per il presente e il futuro.

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”, scriveva Primo Levi. Ed è proprio su queste parole che si fonda lo spirito della giornata: un invito a non dimenticare e a mantenere vigile l’attenzione sui diritti fondamentali dell’uomo, affinché simili orrori non si ripetano mai più.

Nel video servizio a inizio articolo le interviste al prefetto Valerio Massimo Romeo e al vicesindaco Giuseppe Fossati.