Alla luce delle disposizioni nazionali per l’emergenza sanitaria che prevedono la somministrazione di bevande e alimenti esclusivamente in “area aperta”, la Giunta guidata dal sindaco Claudio Scajola ha approvato una delibera con la quale stabilisce di considerare area aperta, in materia Covid, una struttura esterna, con almeno due lati aperti, tale da garantire una corretta areazione dello spazio utilizzato.
Si permette inoltre la somministrazione in quelle strutture esterne che sono adeguatamente finestrate, con gli infissi che dovranno restare completamente aperti durante l’intero esercizio dell’attività.
L’Amministrazione Comunale, ribadendo quanto già previsto dal Protocollo d’Intesa con le associazioni di categoria per l’ampliamento gratuito dei dehors, ha integrato questa previsione estendendola anche alle aree demaniali e ha altresì previsto la possibilità di realizzare il proprio dehor anche non nell’immediata adiacenza del locale, purché in un’area funzionale allo stesso, previa presentazione di istanza.
“Vista la diversità dei dehors presenti sul territorio comunale, tra gli esercenti era emersa un po’ di preoccupazione circa la definizione di “area aperta”. A loro tutela, il sindaco e l’Amministrazione tutta hanno voluto chiarire cosa verrà considerata area aperta, in modo da permettere alle attività di lavorare con maggiore serenità. Abbiamo anche esteso le possibilità di nuove aree per i dehors, così da garantire la massima possibilità di lavoro per bar e ristoranti, duramente colpiti dalle restrizioni per la pandemia”, commenta l’assessore al Commercio, Gianmarco Oneglio.