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È stato un Consiglio Comunale piuttosto movimentato, con toni che si sono fatti a tratti accesi ed a tratti piccati, ma soprattutto che ha avuto il proprio focus sui punti centrali, quelli inerenti alle osservazioni pervenute sul Porto Turistico ed alla decadenza delle concessioni produttive su aree demaniali. Temi che hanno acceso il folto pubblico in sala consiliare e sono strettamente legati tra loro, come sottolineato dal leader di Imperia Rinasce Ivan Bracco.

L’interessante arringa dell’avvocato Modaffari orbita, tra le altre, attorno alla domanda: perché la Go Imperia dovrebbe diventare concessionaria, dato che non ha presentato un progetto e versa in condizioni critiche? La richiesta è quella di aprire un tavolo intorno al quale riunirsi che possa rispondere seriamente a chi lavora sul porto.
Anche Verda del PD parla di scelte miopi dell’amministrazione e di aree sottratte agli imprenditori per consegnarle alla Go Imperia. In particolare l’allontanamento dell’industria del cemento dal porto, quando sono in programma molte opere pubbliche.

Scajola, dal canto suo sottolinea come l’amministrazione si sia mossa verso le 17 attività produttive con consulenze e pareri mettendo a disposizione i dirigenti per discutere e formulare i progetti. Secondo la sua visione, saranno quelli a determinare poi la lunghezza della futura concessione. Come sulla cantieristica, parlando del COPI, che Scajola vuole – con procedura legittima – riportare con un tempo più lungo a fronte di un investimento consono.

E soffermandosi sull’area della Colussi ha lanciato il guanto: “Sfido chiunque a poter credere che quell’area, coi silos di cemento, che ha produttività risibile possa essere occupata senza individuare un percorso di crescita. La mozione dell’opposizione salta (con le astensioni del gruppo misto e il voto non espresso da La Monica) mentre passano le variazioni sul Porto Turistico portate in consiglio dal vicesindaco Fossati. Rispetto al progetto approvato lo scorso marzo, vengono aggiunti 20.000 metri cubi di volumetria destinati alla cantieristica; la minoranza attacca siano troppo pochi e quindi destinabili soltanto ad uffici, servizi igienici ed eventualmente mense, mentre la maggioranza replica che le modalità di operare sulle imbarcazioni è cambiata rispetto a 20 anni fa ed ora è più utile una telonatura con impalcatura mobile.

Nel video servizio a inizio articolo le interviste al consigliere Ivan Bracco e al vicesindaco Giuseppe Fossati.