Ritorna a Imperia l’appuntamento con “Due parole in riva al mare”. Il nuovo incontro con l’autore si terrà stasera, martedì 20 agosto 2019, alle ore 21 presso Borgo Foce. Protagonista della serata sarà Andrea Pomella, scrittore candidato al Premio Strega 2018, che presenterà “L’uomo che trema“. A dialogare con l’autore Francesco Piperis, Borgate dal vivo.
“Proseguiamo questa estate ricca di appuntamenti culturali, che per noi significa soprattutto esortare i cittadini a riflettere, a emozionarsi, a porsi domande e ad aprirsi a nuove risposte”, commenta l’assessore alla Cultura, Marcella Roggero. “Sono certa che chi parteciperà alla serata non potrà rimanere indifferente di fronte alla storia che presenterà l’autore: la storia di un giovane uomo che guarda in faccia, senza timori, la propria depressione. L’invito sincero è di prendere parte all’appuntamento”.
L’uomo che trema:
L’uomo che trema racconta. Guarda la sua malattia come se fosse un corpo estraneo, lo viviseziona, cerca di capire qualcosa d’importante, e di farcelo capire. È in gioco il senso di tutto, per lui, che sa che più si è depressi «più le cose si fissano nell’attesa di farsi ghiaccio», come scriveva Cioran. E, in un certo senso, la sua cronaca è di ghiaccio. Proprio per questo emoziona nel profondo. Le reazioni del corpo e della psiche alle aggressioni chimiche dei farmaci, la paura, i vari incontri con gli psichiatri, il rapporto con la compagna e con il figlio costretti a convivere con i tumulti della malattia. Le corse per le vie di Roma, le passeggiate nei luoghi di Giuseppe Berto, autore de Il male oscuro. E, al culmine della sofferenza, l’appuntamento che riporta in vita un antico fantasma di famiglia, il padre ripudiato. Uno spiraglio di luce, la possibilità di pronunciare, forse, la parola «guarigione». Leggere questo libro significa immergersi nel mondo di un altro fino a sentirlo completamente tuo. Significa seguire passo dopo passo, con i sensi in allerta, il percorso da una condizione di dolore assoluto a una condizione nuova e possibile. Significa, letteralmente, essere rapiti. Perché a conquistarvi sarà la temperatura di ogni riga, la pasta della scrittura, l’intelligenza febbricitante, la qualità dello sguardo. In una parola: la voce dell’uomo che trema.