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Aperta dal 28 aprile al 13 maggio la mostra ‘SCARELLA100. Un’avventura nel mondo dei colori‘ alla civica galleria d’arte ‘Il Rondò‘ di Imperia.

La mostra

La mostra ripercorre vita e arte dell’artista Scarella, dagli inizi figurativi alla scelta totalizzante dell’informale.
Una rassegna curata dal critico Alfonso Sista e dal figlio dell’artista, Tirreno Bianchi, che ripercorre in chiave antologica il lavoro di Luciano Bianchi, in arte Scarella, illustre imperiese (Castelvecchio 1922 – Imperia 2017) che fu partigiano, poi operaio all’Agnesi, artista ed ebanista impegnato anche in grandi realizzazioni come il soffitto della chiesa imperiese di Cristo Re.

Dagli inizi figurativi alla scelta totalizzante dell’informale

Bianchi dedicò alla pittura la sua parte più intima, trasferendovi emozioni e sentimenti, e scegliendo di coltivarla come un mezzo espressivo privato, lontano dalla ribalta della scena più commerciale, benché conosciuto e apprezzato nel mondo artistico non soltanto imperiese.

Le parole di Tirreno Bianchi

“Mio padre Luciano era un oggetto misterioso anche per me. Era una persona che parlava e comunicava pochissimo. Ho provato a mettere insieme i pezzi di questa storia, della storia di mio padre, che è un po’ anche la storia della mia vita. Ho messo insieme tutti questi pezzi e ancora adesso sto scoprendo mio padre e il perché di questa rabbia che c’è dentro ai suoi quadri. Probabilmente è anche frutto di una delusione che lui ha vissuto nella storia di partigiano nella Resistenza. Ho capito anche alcune espressioni che faceva e la passione tremenda che aveva per Van Gogh e per i colori. Dentro al colore vedeva delle cose che non sono in grado di vedere, ma sentendo parecchi critici ho avuto tutta una serie di spiegazioni”, ha commentato ai nostri microfoni il figlio di Scarella, Tirreno Bianchi.

“Cerchiamo di recuperare tutto il non detto di quest’uomo e anche proprio tutta la sua storia quindi intervistando le persone che l’hanno conosciuto cercando di capire qual è il percorso che l’ha portato a esprimersi esclusivamente con il colore per questi 65 anni di attività che lui ha svolto nel suo laboratorio di Castelvecchio d’Oneglia dove faceva entrare pochissime persone, soltanto le persone che lui pensava potessero capirlo”, ha concluso Donatella Alfonso, moglie di Tirreno Bianchi e giornalista.

La mostra alla galleria Rondò resterà aperta sino a sabato 13 maggio nei seguenti orari: dal martedì al giovedì dalle 16.00 alle 19.00, il venerdì e il sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00 e la domenica dalle 10.00 alle 12.00, oltre alla possibilità di visite guidate per le scuole sia il venerdì che il sabato mattina.

L’intervista completa a Tirreno Bianchi, Donatella Alfonso e le immagini della mostra nel video-servizio a inizio articolo.