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Ad Oneglia è famoso da tempo ma, sui social, è tornato virale la generosità di Luigi Melcarne, il calzolaio di via Costanzo che dona le scarpe ai bisognosi da vent’anni. Ed allo stesso tempo è il simbolo della lotta al consumismo con un mestiere diventato ormai desueto. “C’è ancora tanta gente che porta le scarpe a riparare perchè mancano i soldi” dice il titolare che si è trasferito ad Imperia nel 1986.

Ci facciamo raccontare la sua esperienza, dei suoi inizi a Genova e di quel generoso ‘scatolone’ che ha suscitato tanta curiosità. Così sui social, gli hanno già dato un titolo ‘la solidarietà non va scalza’. “La gente continua a venire perchè ne ha bisogno – dice Luigi Melcarne – Purtroppo ho visto un impoverimento generale: una volta, erano per lo più stranieri o qualche vagabondo a fornirsi dalla cesta. Oggi ci sono anche tanti italiani.” L’idea nasce dall’essenza stessa del mestiere: riparare e riutilizzare la scarpa. “Mi dispiaceva buttarle vie perchè molte erano riparate o quasi nuove. Così le ho messe a disposizione di chi ne ha bisogno.

La sua è diventata una bottega storica e l’incaricata a ricevere il testimone è la figlia Giorgia che vuole rimanere al passo con i tempi: “A breve frequenterò un corso, a Firenze, per creare dal nulla delle sneakers e sapere come personalizzarle”. In mezzo alla crisi e storie difficili, quella della famiglia Melcarne è una ammirevole e generosa parentesi.