I Consiglieri Comunali di Progetto Imperia, Alessandro Savioli e Luca Lanteri, intervengono sull’acquisto dell’immobile ex ATP:
“Dopo la scriteriata operazione del porta a porta spinto con la città spesso invasa dai rifiuti (il tutto con ordinanza illegittima!!), i vari provvedimenti per tassare sempre più cittadini e turisti (tassa di soggiorno, parcheggi blu, asili nido, TARSU ecc…) ora il Sindaco Scajola si lancia in operazioni immobiliari per ‘incrementare e arricchire’ il patrimonio del Comune…??
Come oramai tutti sanno il Comune di Imperia ha dichiarato lo stato di pre-dissesto finanziario. In tale situazione si possono fare solo spese assolutamente indifferibili ed urgenti dietro la produzione di pareri che ne certifichino tale fattispecie. Pertanto non si può in nessun modo avveturarsi in operazioni immobiliari e finanziarie non supportate da uno stato di assoluta necessità.
La delibera proposta di acquisto dell’immobile ex ATP indica genericamente l’esigenza di ricollocare gli uffici dei settori sport e cultura che dovranno a breve essere trasferiti da Teatro Cavour oggetto di lavori di manutenzione. Si spenderanno pertanto 560.000 oltre i costi di ristrutturazione (non ancora quantificati) in un immobile abbandonato da anni per ricollocare 7 dipendenti e 2 assessori???!!!!
Ma come è possibile che occorrano 500 mq. circa per semplici uffici con poche esigenze operative e di spazi quando si sa bene che con l’avvento delle moderne tecnologie occorrono spazi molto più ridotti???
Riteniamo sia cosa semplice ed immediata collocare i 7 dipendenti all’interno del Palazzo Civico dove ci sono abbondanti spazi a disposizione e dove la segreteria del Sindaco ha occupato recentemente ulteriori due locali oltre ad un inutile e lussuosa sala d’attesa.
Un’altra possibilità è quella di occupare momentaneamente o definitivamente i locali del Centro Polivalente Piazza Duomo già nella disponibilità del Comune.
In poche parole ci sono tantissime soluzioni a costo zero per risolvere il problema senza far gravare ulteriori spese sull’Ente e di riflesso su tutti i cittadini.
Ci opporremmo in ogni modo a questa folle ed illegittima decisione chiedendo in Consiglio la votazione nominale (ogni consigliere dovrà essere responsabile dell’atto legittimo) e con esposti motivati alla Corte dei Conti che dovrà vigilare sul rispetto delle norme per un Comune in stato di pre-dissesto finanziario”.