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Si è tenuta questa mattina l’inaugurazione della Casa di Comunità del Distretto Socio Sanitario di Imperia alla presenza delle autorità civili, politiche, militari e religiose, presso il Palasalute di Imperia.

Le parole di Maria Elena Galbusera

“Quest’oggi – afferma il direttore generale di Asl1 dott.ssa Maria Elena Galbusera – mettiamo un altro importantissimo mattone per la costruzione della sanità territoriale in provincia di Imperia. I cittadini potranno accedere alla Casa di Comunità per soddisfare i loro bisogni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria non urgente, una struttura sociosanitaria che funge da punto di riferimento per l’utenza e rappresenta, inoltre, il modello organizzativo dell’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento”.

“La Casa di Comunità è un luogo di facile accesso dove la comunità di riferimento può trovare le risposte ai bisogni di salute ma anche spazio per progettualità partecipate. Tale approccio si realizza attraverso l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale per promuovere lo sviluppo di equipe multidisciplinari che si prendano carico della persona in modo olistico, utilizzando modelli di servizi per l’integrazione della rete professionale (MMG, IFoC, Specialisti, Assistenti Sociali e altre figure professionali), avvalendosi della valorizzazione di tutte le risorse della comunità nelle sue diverse forme attraverso la piena partecipazione dei diversi attori (Asl, Comuni, Terzo settore, associazioni e altri professionisti)”.

“Come Asl1 – conclude il DG Galbusera – siamo molto soddisfatti e andiamo avanti nel completamento delle altre Case di Comunità sul territorio come quelle di Ventimiglia, Sanremo, Taggia e Pieve di Teco, oltre a quella già operativa e sperimentale presente a Bordighera“.

Le parole di Alessandro Piana

Alle parole del DG Galbusera fanno eco quelle del presidente facente funzioni di Regione Liguria Alessandro Piana: “La Casa della Comunità di Imperia è un presidio fondamentale per la medicina territoriale che rappresenta un passo concreto verso un sistema sanitario sempre più vicino alle persone e alle loro esigenze. Questa struttura, finanziata nell’ambito del PNRR, è un esempio tangibile di come la sanità possa evolvere, rispondendo alle sfide del presente e del futuro con un modello integrato e di prossimità. Abbiamo da oggi un luogo fisico facilmente accessibile, pensato per diventare un punto di riferimento per la comunità”.

“È importante – ha proseguito – sottolineare anche la rapidità con cui si è arrivati a questo traguardo: il progetto esecutivo è stato approvato nel gennaio 2023 e oggi, in meno di due anni, siamo pronti a consegnare alla comunità una struttura moderna e ben attrezzata. I tempi celeri di progettazione e realizzazione dimostrano il grande impegno delle istituzioni e la volontà di offrire soluzioni concrete in tempi rapidi. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo presidio, una risorsa preziosa per il territorio che contribuirà a migliorare la qualità della vita dei cittadini, garantendo un’assistenza capillare e di qualità“.

Le parole di Marco Scajola

“Questa casa di comunità sarà un presidio fondamentale per dare risposte ai cittadini, una struttura in grado di soddisfarne le tante esigenze e di migliorare, complessivamente, il servizio sanitario. Sulla sanità molto c’è da fare, ma vanno anche rimarcati i risultati raggiunti. L’apertura odierna è uno di questi”, ha concluso l’assessore regionale Marco Scajola.

Le dichiarazioni di Angelo Gratarola

“È un momento molto importante per Imperia – evidenzia l’Assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola – perché finalmente in questa area del Ponente, dopo la realizzazione della prima casa di comunità a Bordighera, continua concretamente il piano di riforma e ammodernamento del nostro sistema sanitario regionale che vede numerosi interventi di riorganizzazione del Territorio. Con questa seconda casa di Comunità sarà ulteriormente facilitata l’accessibilità alle cure alle persone per tutti gli interventi e le prese in carico della media e bassa complessità assistenziale“.

Casa di Comunità

La Casa di Comunità è il luogo in cui nasce un nuovo modo di assistenza territoriale. Proprio il termine Casa di Comunità sta a significare che è la comunità stessa ad avere il compito ed il ruolo di dedicarsi ai temi della salute collettiva, in particolare di chi vive sul territorio. La Casa di Comunità metterà al centro la prevenzione, l’educazione e la promozione alla salute, oltre alle prese in carico di persone con fragilità, in particolare gli anziani al loro domicilio attraverso gli infermieri di comunità, l’assistenza domiciliare e le cure palliative: il tutto è la rappresentazione della cosiddetta medicina di prossimità.

Una modello organizzativo che sarà la sede da cui i vari servizi di sanità territoriale si ramificheranno sul territorio: dai Medici di Medicina Generale che torneranno anche a fare della diagnostica, alle relazioni più strette con gli assistenti sociali, con gli infermieri di comunità, con gli specialisti delle cronicità (diabetologi, pneumologi, radiologi e neurologi) i quali maggiormente entrano in relazione con gli anziani e con le persone con fragilità. Sarà la sede anche della continuità assistenziale, ossia il luogo in cui si potrà dare assistenza h24 ai problemi della salute emergenti. E’ l’inizio di un percorso che nasce post Covid, grazie ai fondi del PNRR Missione 6 Sanità, per un cambio di assistenza che possa portare un nuovo modo di intendere l’assistenza territoriale.

I servizi offerti dalla Casa di Comunità

Nel dettaglio i servizi offerti dalla Casa di Comunità saranno:

Punto unico di accesso(PUA) – CLIBAS (Centro dedicato al benessere ambientale e sociale delle persone con fragilità)
Assistente sociale – integrazione socio sanitaria
Ambulatorio di bassa complessità (presenza del medico di medicina generale con possibilità di prelievi – ecg – ecografia
Ambulatorio infermieristico
Specialistica correlata alle patologie a maggiore prevalenza – cronicità : cardiologia – neurologica – CDCD – diabetologia – pneumologia
Infermiere di Famiglia o Comunità
Assistenza domiciliare integrata
Cure palliative per adulti e pediatriche
Attività di sostegno ai primi 1000 giorni di vita: corsi di accompagnamento alla nascita, massaggio infantile, spazio mamma, incontri dalla culla ai primi passi, sostegno (ostetrico e pediatrico) all’allattamanto al seno ed allo sviluppo nei primi mesi di vita
Attività di educazione e promozione della salute (stili di vita – diabete – obesità)
Collegamento con COT

Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Galbusera, Piana e Scajola.