Riconfermato il prestigioso riconoscimento per uno dei capisaldi della ristorazione imperiese: il ristorante Salvo Cacciatori. Il locale di Enrico Calvi è stato incoronato nuovamente con “un cappello”, simbolo distintivo della Guida L’Espresso ai migliori locali d’Italia, giunta quest’anno alla sua 42 esima pubblicazione.
Il ristorante, ubicato nel cuore di Oneglia, ha una storia che affonda le sue radici nei primi anni del secolo scorso; oltre 100 anni di buona cucina e attenzione al territorio rimanendo, però, sempre al passo con i tempi.
“È per antonomasia ‘il ristorante’ della città” si legge nella guida. “Con una storia che risale agli anni ’50, tradizioni da vendere, una solida reputazione di comfort e buona cucina. Nella elegante sala, oltre a presentare a carrello un ottimo pescato locale, cucinato poi in ogni fattura, offre piatti di terra come l’antipasto di battuto di capriolo e nocciole con rapa rossa e cioccolato, o il carré d’agnello sambucano con carota, yogurt e fondo di cottura al whisky Laphroaig. Ricette classiche, ma prudentemente attualizzate“.
Il mito del ristorante Salvo Cacciatori nasce nel 1905 con la piccola osteria di Luigi Salvo. Il locale si sposta poi nel 1919 nella sede dove ancora oggi è possibile gustare squisiti piatti a due passi da Piazza Dante.
Salvo Cacciatori è inoltre l’unico ristorante ligure inserito nella guida Michelin fin dalla sua prima edizione italiana nel 1956.