Il capogruppo di Imperia senza Padroni, Luciano Zarbano, interviene con una nota stampa sul clima d’odio che secondo il suo parere sta caratterizzando la politica cittadina.
“Non ero intenzionato ad intervenire per due motivi, il primo per non buttare benzina sul fuoco, il secondo perché ho creduto che il clima molto caldo che sta caratterizzando gli ultimi mesi si stemperasse e che il buon senso prevalesse. Invece con grande amarezza mi accorgo che un clima di odio sta crescendo sempre di più. Mi riferisco a uno scontro ormai cronico tra alcuni membri della maggioranza (fortunatamente pochi) ed alcuni membri della minoranza.
Il mantra che una parte della maggioranza continua a ripetere è che “loro” hanno vinto le elezioni e che possono fare e dire tutto, mentre noi che le abbiamo perse dobbiamo rimanere in silenzio, rassegnati conformandoci ad un’idea di opposizione a loro gradita. L’altro tormentone che in continuazione viene ripetuto è che sia l’astio personale il motore di tutto, una motivazione puerile e strumentale della serie “ce l’hanno con lui”, senza, tra l’altro, motivare il perché. È importante ricordare che non ci sono ne vincitori ne vinti. Ci sono consiglieri eletti, teoricamente tutti con gli stessi diritti, ma nella pratica con disparità che non fanno bene al dialogo democratico. Inoltre, c’è un sindaco, anch’esso eletto.
Tutti questi attori della vita politica della città sono responsabili, sia dal punto di vista penale, civile che amministrativo per gli atti da loro compiuti. Nel ruolo delle parti la minoranza non solo deve proporre (compito sempre più difficile visto l’ostruzionismo posto in essere dalla stessa maggioranza) ma anche deve vigilare affinché tutte le decisioni assunte siano nel rispetto della legge. Infatti la presidenza della Commissione di Vigilanza per regolamento viene assegnata alla minoranza.
Il clima di odio che sta emergendo, sta diffondendo un messaggio errato. Nella realtà esprimere opinioni e richiedere il rispetto della legge non è un tentativo di ostacolare la crescita della città. La cosa più preoccupante è stato leggere le ultime dichiarazioni del nostro sindaco: “i rapporti con i consiglieri Bracco, Zarbano e Sardi? Non ho mai avuto rapporti, salvo non considerarli”. Fulgido esempio di democrazia, che proviene da un politico esperto, che dovrebbe accettare opinioni diverse dalle proprie. Riprendo le parole dello stesso sindaco: “Se la politica è questa, ahimè come siamo caduti in basso”.
La voce della minoranza deve essere ascoltata, non solo per il rispetto dei cittadini che hanno fatto scelte diverse alle elezioni, ma soprattutto perché il principio democratico lo richiede. In caso contrario, ciò equivarrebbe a una forma di dittatura. Quando tutto sarà finito, poiché tutto prima o poi finisce e tutti siamo destinati a scomparire nell’oblio dei più, non sarà importante chi ha iniziato o chi aveva torto o ragione, chi ha vinto o perso. Resteranno solo macerie (non fisiche) che dovranno “spalare” i cittadini di Imperia”.