Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa diramata dal consigliere di opposizione del Comune di Imperia, Ivan Bracco.
“Non è virus sconosciuto, ma ha un nome ben noto: “Claudio Scajola”
Finalmente gli imperiesi hanno potuto rimettere piede nel teatro Cavour, seppur solamente nei locali del Ridotto.
Ancora una volta abbiamo assistito a un grande spreco di denaro pubblico, investito senza logica e senza utilità. I locali della Casa della Contessa, sono stati infatti ristrutturati per essere adibiti a foresteria per le compagnie teatrali. Spazi esigui che difficilmente potranno essere davvero utilizzati come foresteria, mentre avrebbero potuto ospitare, più proficuamente, le associazioni culturali impegnate sul territorio.
La città attende da dieci anni il proprio teatro che chissà quando sarà abbastanza “perfetto” per essere inaugurato. Siamo increduli davanti all’ennesima autocelebrazione, perpetrata a spese dei cittadini con lavori diretti solo ad attribuire appalti e incarichi. Un investimento enorme, di soldi e di cultura sottratta alla città, e ancora nessuna certezza sulle modalità della futura gestione: per l’ennesima volta soldi pubblici potrebbero essere regalati ai privati.
Il sindaco, nel suo intervento, si è soffermato sul confronto tra la Imperia del passato e quella del presente, si è interrogato sulla presenza di un “virus sconosciuto” che deve aver provocato danno alla città. Questo virus, non è sconosciuto, ma ha un nome, Claudio Scajola, che da oltre quarant’anni gestisce la politica di questa città.”