“Lo Stato ci ha dato 1200 euro in un anno su una perdita media di 50mila euro ciascuno. Questi non sono ristori, ma elemosine. Chiediamo di andare a lavorare”. Con queste parole di Gabriele Ogliaro, rappresentante della categoria, si può riassumere la manifestazione odierna degli ambulanti di Imperia e della vicina Savona.
La nuova zona rossa, aggiunta all’anticipo last minute voluto dal governatore ligure Giovanni Toti, ha fatto esplodere la protesta della categoria che questa mattina si è dapprima radunata con i furgoni per poi raggiungere in corteo, circa cento i presenti, la sede della Prefettura.
Qui lo stesso Ogliaro e altri due rappresentanti, Carmine Iuliano e Giulia Gulli, hanno incontrato il prefetto Alberto Intini esponendo le proprie richieste e soprattutto le proprie preoccupazioni.
“Il Prefetto ci ha ricevuto cordialmente, ha ascoltato tutte le nostre richieste e si è impegnato a scrivere oggi stesso sia al presidente Toti sia al Governo centrale – spiegaOgliaro a margine dell’incontro. Ci sono stati zero casi covid-19 nei mercati. Il mercato è una zona sicura e lo è sicuramente più di un supermercato. Questa cosa non può andare avanti perché siamo alla disperazione. Ci ha dato tanto fastidio l’anticipo di zona rossa del presidente Toti che lo ha comunicato alle sei e mezza di sera. Una cosa irrispettosa nei nostri confronti. O ci vengono dati ristori adeguati alle nostre esigenze o dobbiamo andare obbligatoriamente a lavorare”.
Il Prefetto, dal canto suo, si è impegnato a comunicare al più presto possibili novità agli ambulanti che, venerdì, scenderanno ancora in piazza a Savona: “Chiedono di poter lavorare – sottolinea Intini. La loro è una categoria indubbiamente molto danneggiata, chiedono una revisione delle disposizioni anticontagio e che gli sia data la possibilità di riaprire le proprie attività. Hanno tutta una serie di pagamenti che comunque portano avanti e scarsità di introiti da mesi. Io rappresenterò la loro istanza a livello regionale e centrale inviando comunicazione al ministero dell’Interno. Purtroppo sappiamo che ci sono difficoltà in tutto il Paese per varie categorie, vediamo cosa si potrà fare”.