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È stata nuovamente rinviata al 5 di marzo l’udienza relativa alla questione del ‘ex casello ferroviario‘ di Imperia, che insiste sul tracciato del nuovo tratto della pista ciclopedonale. Una battaglia legale che vede da tempo contrapposti il Comune di Imperia Giovanni Dominici, 56 anni, che da anni, assieme alla famiglia, dimora nell’edificio dell’ex casello.

L’immobile, in affittato al padre di Giovanni, Bruno Dominici, alla morte del quale, il figlio Giovanni è subentrato nella locazione, ha poi visto, nel 2013 la disdetta del contratto da parte delle Ferrovie dello Stato.

Da allora, la famiglia Dominici vive nell’immobile continuando a pagare il canone di locazione originario senza adeguamenti, cosa che ha comportato lo scontro sia con le Ferrovie che con il Comune di Imperia, che dall’ottobre 2024 ha ricevuto da RSI lo stabile e l’area circostante, nell’ambito del progetto di riconversione della zona, destinata alla pista ciclopedonale. Il Comune ha quindi avviato la procedura di sfratto nei confronti di Giovanni Dominici.

L’amministrazione comunale sostiene inoltre di aver provato a venire incontro alla famiglia con l’offerta di una soluzione abitativa alternativa in un alloggio di proprietà di ARTE Imperia. Dominici, assistito dall’avvocato Sandro Lombardi, sostiene però di avere il diritto di rimanere nell’ex casello in virtù di un contratto stipulato con Ferrovie Real Estate Spa nel 1999 e rinnovato sino al 2028 e ha deciso di impugnare lo sfratto, portando la questione davanti al giudice, con la difesa che sostiene tutt’ora valido il contratto di locazione e che l’uomo abbia quindi il diritto di continuare a vivere nell’immobile.