Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa dell’assessore a Imperia, Ester D’Agostino.
“Con tristezza osservo il tentativo di strumentalizzare il tema della disabilità e dell’abbattimento delle barriere architettoniche a mero scopo di visibilità politica. Sarebbe troppo facile ricordare, a chi li ignora o finge di non conoscerli, tutti gli interventi che in questi anni hanno permesso di far crescere gli spazi di inclusione, autonomia ed accessibilità in zone nevralgiche di Imperia. Penso ai lavori effettuati in viale Matteotti, via della Repubblica, la zona della pensilina di Porto Maurizio, via Garessio, l’accessibilità al Palazzo Civico, i portici di Oneglia e molti molti altri. Tutti segni tangibili dell’impegno concreto dell’amministrazione comunale sul tema.
Se l’obiettivo di chi oggi pone l’accento sulla questione spiagge fosse quello di dedicarsi seriamente al tema, avremmo letto che nel corso della Commissione Consiliare del 15 febbraio io per prima avevo annunciato che è in corso la progettazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle spiagge di Oneglia con la realizzazione di una nuova rampa. Chi oggi chiede che si faccia quell’intervento sa dunque già che verrà realizzato. A quale scopo dunque questa uscita?
Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, su alcune questioni c’è un lavoro preparatorio in corso. Amministrare richiede tempo. Ad esempio, nel prossimo Consiglio Comunale verrà portata all’approvazione il regolamento per l’istituzione del Comitato Peba che sarà costituito dai cittadini che collaboreranno con l’Amministrazione all’abbattimento delle barriere architettoniche.
In ultimo, ho ricevuto diverse lamentele da parte di cittadini che non hanno affatto apprezzato il messaggio negativo che gli stessi consiglieri Bracco e Bozzano hanno espresso per la presenza dei cani sulla spiaggia in questione. Sento di dover prendere le distanze dalle parole dette dai consiglieri, non fosse altro per la grandissima importanza che i cani hanno per molte persone con disabilità, penso ad esempio agli ipovedenti”.