[beevideoplayersingle videourl=”https://vimeo.com/230786419″]Con 15 voti favorevoli, 2 astenuti e 7 contrari il consiglio comunale di Imperia ha approvato la variazione di bilancio legata ai costi del Tribunale, circa un milione e 700 mila euro, che il Comune ha anticipato – secondo una normativa del 1941 – e che lo Stato non restituirà in base a un decreto approvato di recente dal governo. Una pratica che ha fatto storcere il naso non solo ai membri dell’opposizione, ma anche alla maggioranza. A partire dal primo cittadino Carlo capacci, che pur votando a favore della variazione, ha manifestato tutta la propria contrarietà per quanto accaduto e ha annunciato una battaglia del Comune per vedere riconosciuti i propri crediti.
Approvata anche la pratica relativa alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, slittata oltre il tempo massimo del 31 luglio per la mancanza del numero legale nella precedente seduta del consiglio. Durissime le parole espresse dal consigliere di Imperia Bene Comune, Mauro Servalli, nei confronti dei colleghi Palma e Salvioli, del gruppo Per Imperia: “Con che faccia avete annunciato di essere pronti a far cadere l’amministrazione e oggi tenete il numero legale in una pratica così importante? “, ha detto Servalli. Pronta la replica del gruppo Per Imperia (che si è astenuto): “noi siamo ancora pronti a dimetterci se altri 15 consiglieri lo faranno. Non facciamo cadere l’amministrazione col giochetto del numero legale”, ha risposto Savioli.