“Avevo circa 9 anni quando è iniziata la mia passione per la musica e giocavo con i suoni, senza capirne nulla. Adesso ne ho 44 e continuo a giocare”, così esordisce ai nostri microfoni l’artista di Imperia, Christian Lavernier.
Gli inizi
Christian inizia gli studi di chitarra classica con il M° Mario Senise che lo ha seguito e condotto all’ammissione al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove si è brillantemente diplomato nella classe del M° Paolo Cherici. Ha seguito master class con alcuni tra i docenti più rappresentativi del panorama artistico internazionale.
“Dopo essermi diplomato ho iniziato a fare concorsi un po’ in giro per il mondo; è stata una bellissima avventura e adesso non potrei vedere la mia vita senza musica. Io dico sempre che la musica ha dato a me molto di più di quello che io ho dato a lei”, spiega.
La carriera
Dopo aver partecipato e vinto numerosi concerti internazionali, Lavernier inizia subito la carriera concertistica professionale esibendosi in importanti festival e stagioni sia a livello nazionale che internazionale. Parallelamente alla carriera concertistica ha tenuto master class di perfezionamento in importanti istituzioni europee e internazionali. Vanta numerosissimi progetti e collaborazioni. Dal 2016 è direttore artistico del Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale Rovere d’Oro e Giovani Talenti di San Bartolomeo al Mare.
I premi
Nel 2009 ha ottenuto a Burgos il primo riconoscimento al merito artistico. Nel 2013 è stato insignito dall’Università CUI di Ixtlahuaca del Premio Internazionale per la Traiettoria Artistica. Nel 2014, in apertura del Festival Internazionale de Guitarra de Angostura, è stato insignito del premio alla carriera artistica. Nel 2017, il concorso Rovere d’Oro e Giovani Talenti di cui è direttore artistico ottiene il premio come miglior evento culturale della Liguria (FestivalMare). Nel 2018 Lavernier viene insignito del Premio Città di Imperia San Leonardo per meriti artistici.
Il premio ricevuto che più ti è rimasto nel cuore? “Sono nato a Imperia e ricevere un premio nella propria città è sempre una cosa che ti riempie il cuore. Devo anche dire che sono sempre stato più interessato a continuare a sfidare un limite mio personale e anche tecnico”, ci racconta l’imperiese.
Progetti futuri? “Ne ho tantissimi in mente; alcuni probabilmente si realizzeranno, altri no. Io dico sempre che siamo fatti di sogni e di tempo; sui sogni ci possiamo lavorare, sul tempo abbiamo un po’ le mani legate”, conclude.
L’intervista completa a Lavernier nel video-servizio a inizio articolo.