È stato rinviata questa mattina l’udienza preliminare che vede coinvolto il sindaco di Imperia e presidente della provincia Claudio Scajola nel cosiddetto “Caso Maiolino“.
Il processo, non svoltosi per legittimo impedimento, si svolgerà nella mattinata del 14 marzo.
La vicenda ha origine quando Scajola ricevette una denuncia da parte dell’ex comandante della polizia locale Aldo Bergaminelli, prima per minacce e, successivamente, poi derubricata a favoreggiamento.
Stando alle ricostruzioni in una telefonata dai toni accesi fra i due, il sindaco avrebbe chiesto a Bergaminelli il ritiro di una pattuglia di agenti di Polizia da un sopralluogo in un terreno non edificabile dalle parti di Caramagna, presso il quale l’imprenditore Antonio Maiolino stava realizzando alcuni lavori.
Dopo che nel giugno scorso la Procura della Repubblica di Imperia aveva ottenuto il giudizio immediato per il sindaco, nella successiva udienza predibattimentale dell’11 dicembre (nuovo istituto introdotto dalla legge Cartabia), durante la quale doveva essere stabilita la sussistenza dei presupposti per affrontare il dibattimento, il giudice Eleonora Billeri aveva deciso per il rinvio, dopo che la difesa di Scajola, rappresentata dall’avvocato Elisabetta Busuito, aveva sollevato una questione di nullità legata all’esercizio dell’azione penale da parte del Pubblico Ministero.
Nell’udienza predibattimentale del 15 gennaio 2025 era poi stata stabilita ad oggi la data dell’udienza preliminare.