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Una conferenza stampa che ha toccato tantissimi temi. E non solo per il ritorno di Pietro Buttu – allenatore di primissimo piano, vincitore della scorsa Eccellenza tra le altre – sulla panchina dell’ Imperia Calcio ma anche per la presenza della dirigenza neroazzurra che ha rotto un silenzio che perdurava dal maggio scorso. Gli argomenti sono stati sciorinati a cascata.

Buttu torna così ad Imperia dopo quattro anni. La sua corsa da infortunato sotto la ‘Nord’ – dopo il gol di Giglio alla Cairese nel recupero – era stata l’ultima immagine in neroazzurro; dalla partita successiva, in panchina andò Colavito. Buttu, in conferenza, prova a nascondere i sentimenti di allora, il presidente Fabrizio Gramondo invece rimarca “Fu una interruzione burrascosa”. Nel frattempo l’allenatore 52enne ha vinto parecchio ed i litigi sembrano dimenticati: tutti pronti, insomma, per cominciare un nuovo capitolo.

In un libro, quello della stagione 2023-24, che è già diventato un bel tomo nonostante siano state disputate solo tre partite ufficiali. Sul capitolo precedente, quello inerente all’esonero di Pisano, è stato detto e scritto parecchio ma la società si era espressa soltanto con tre righe asciutte di comunicato. Nella sostanza non c’è una versione ufficiale del club ma soltanto vaghe incomprensioni umane e differenze di vedute. Mentre per Alfredo Bencardino giunge unicamente il ringraziamento personale del patron Gramondo.

Rimane però lo staff della precedente gestione che verrà integrato con quello di Buttu: Antonio Barone sarà collaboratore tecnico e lavorerà fianco a fianco con il secondo Fabio Ravotti; Eros Giglia si occuperà del recupero infortunati mentre la preparazione atletica rimarrà a Marco Iovine; Stefano Ancona sarà preparatore dei portieri e si avvarrà della collaborazione di Amoretti e Quaranta che volgeranno maggiore attenzioni alle giovanili; l’avvocato Bruno Robello De Filippis sarà team manager e nel progetto, probabilmente come sponsor, saranno inclusi anche Giuseppe Marino e Viviano Rolando.

Si è parlato relativamente poco della rosa e degli obiettivi ma d’altronde i nomi in campo fanno supporre una stagione da protagonista e Gramondo non si nasconde: “Vogliamo la Serie D”. Tanta curiosità intorno al giovane Alessandro Biffi, figlio d’arte di Roberto, arrivato ad Imperia con le credenziali da difensore, come confermato da Buttu. In neroazzurro sta scoprendo un’altra identità ed ha già messo a referto una tripletta in Coppa Italia: potrebbe essere la scommessa della stagione.

La dirigenza glissa su eventuali festeggiamenti del Centenario ed allora l’attenzione si sposta sulla questione-stadi, al plurale. “È tutto in mano all’amministrazione” afferma il board all’unisono “ma contiamo di disputare almeno l’ultima parte di stagione al ‘Ciccione'” (in allegato potrete vedere l’attuale situazione dei lavori in piazza d’Armi). Anche perché le ospitate ad Andora sono partite male: la sfida di Coppa Italia è stata disputata a porte chiuse per problemi tecnici – che comunque dovrebbero essere risolti entro domenica e consentire la riapertura dei cancelli per la seconda di campionato. – Spazi ristretti, manto imperfetto e una tribuna da soli 250 posti, sono gli altri nodi che non convincono.