comune imperia

Progettare politiche pubbliche che riducano la disparità, promuovere azioni di sensibilizzazione rivolte ai giovani e alle giovani sul tema delle pari opportunità, contribuire a una reale parità di genere nella società, promuovere percorsi di formazione, supportare le persone nella conciliazione tra lavoro e famiglia, garantire alle donne maggiore sicurezza, sostenere i Centri Antiviolenza, le Case Rifugio e le reti di sostegno alle donne, coinvolgere gli uomini sui temi della parità di genere, attuare politiche lavorative a favore delle donne nelle amministrazioni pubbliche.

Sono queste le principali azioni previste dal “patto dei ComuniANCI, approvato ieri all’unanimità dal consiglio comunale di Imperia su proposta delle consiglieri Deborah Bellotti e Rita Elena.

“Siamo a proporre”, sottolinea la capogruppo dem Bellotti, “un impegno importantissimo per il nostro Comune, un modello da seguire, un patto dei sindaci nato per combattere gli stereotipi, promuovere la parità e disinnescare la violenza sulle donne, a sostegno dell’emancipazione femminile e di un lavoro culturale che scardini modelli che limitano ancora le possibilità di scelta e gli spazi di rappresentanza e partecipazione delle donne”.

“La violenza”, ha ricordato Bellotti, “ha effetti negativi a breve e a lungo termine sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima e può determinare isolamento, incapacità di lavorare, incapacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. Purtroppo, i dati Istat ci mostrano che in Italia il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. E gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi dal partner. Inoltre, per il Global Gender Gap Report del 2024, l’Italia si distingue negativamente, perdendo ancora posizioni rispetto al 2023 e classificandosi al trentasettesimo tra i 40 paesi europei”.

“Tra gli obiettivi che poniamo”, conclude Bellotti, “il monitoraggio dei bisogni delle donne in stato di emergenza che si rivolgono al Centro Antiviolenza e il potenziamento della comunicazione istituzionale sulla violenza sulle donne, seguendo esempi virtuosi quali quello della Regione Emilia Romagna”.