Il gruppo consiliare “Imperia al Centro” ha presentato una question time riguardante il progetto della futura pista ciclabile, per la discussione in Consiglio comunale in programma domani sera. Di seguito il testo.
“PREMESSO CHE:
– In relazione alla pista ciclopedonale finanziata con i fondi del Bando Periferie Urbane, l’Amministrazione ha previsto, nel bando di gara per l’appalto dell’opera, alcune “migliorie”;
– il Consorzio Conpat, che si è aggiudicato l’appalto proponendo alcune soluzioni progettuali di tali “migliorie”, deve predisporre a sua cura e carico i progetti di dettaglio per realizzarle;
– i lavori per la realizzazione della pista sono iniziati il 22 giugno 2020 relativamente ad una prima tratta; tuttavia i tempi contrattuali di realizzazione dei lavori, pari a 9 mesi, decorreranno soltanto dalla consegna completa del cantiere alla ditta appaltatrice;
– Conpat ha presentato una prima versione del progetto delle “migliorie”, approvato dalla GM in data 25/02/2021. In tale prima versione si evidenziavano alcune criticità; oltre a constatare l’impossibilità di realizzare la tanto proclamata passerella dalla Torre di Prarola, si rilevavano diversi restringimenti nel tratto fra la ex Stazione di Porto Maurizio e Borgo San Moro, a causa delle difficoltà di inserimento, in affiancamento alla ciclopedonale, della corsia per il bus navetta;
– Il Sindaco, nel Consiglio del 25 marzo u.s., durante la Discussione portata da Imperia al Centro, dichiarò che entro fine aprile 2021 ci sarebbe stata la consegna totale dei lavori all’impresa; ciò avrebbe comportato la decorrenza dei 9 mesi di durata contrattuale;
– nello stesso Consiglio, il Sindaco dichiarò che avrebbe cercato di installare il tubo dell’acquedotto dal Prino sino al Comune, prima dell’avvio dei lavori per la ciclabile;
– sempre in quella sede, il Sindaco dichiarò che entro metà maggio sarebbe arrivato il progetto esecutivo finale, con la risoluzione delle criticità segnalate;
– in data 23 giugno 2021 la GM ha approvato una variante al progetto, in forma di progetto “definitivo” (tale elaborato è in realtà un progetto di massima, con un livello di dettaglio molto basso, non è un progetto esecutivo);
– da tale ultima variante si scopre che, oltre a permanere il restringimento della ciclopedonale in corrispondenza del Comune a causa dell’inserimento del bus navetta (risolto con l’inserimento di un semaforo con circolazione alternata biciclette / bus), si rilevano due ulteriori pesantissime criticità: la pista ciclopedonale in sede propria scomparirebbe dalla Rabina in poi, dove le biciclette dovrebbero condividere la carreggiata con le auto in sosta e in manovra, ed inoltre questa convivenza con le auto si estenderebbe anche dell’attuale incompiuta, dove verrebbe realizzato un ulteriore parcheggio per circa 100 posti auto;
– in occasione della conferenza dei servizi, tenutasi in data 21/07/2021, la Regione Liguria inviò una nota in cui rilasciava parere favorevole, condizionato però a due importanti prescrizioni: che sia ripristinata la continuità formale della sede ciclabile rispetto al tracciato indicato nello Studio di prefattibilità del 11/05/2018, con particolare riguardo al tratto della strada “Incompiuta” e che sia ripristinata la continuità qualitativa del tratto di ciclopista prevista in sede propria, nel rispetto delle caratteristiche geometriche di cui all’originaria progettazione;
– il Sindaco ebbe a dichiarare a mezzo stampa che, per adempiere a tali prescrizioni, sarebbe stato sufficiente realizzazione di un piccolo cordolo nei pressi dell’Incompiuta per separare fisicamente il nuovo parcheggio auto dalla ciclabile e lo spostamento di 30 centimetri del cordolo presente a divisione delle corsie, tra le due ex stazioni;
– notizie di stampa riportano che il 10 settembre u.s. si è conclusa la conferenza dei servizi, senza che risulti in che modo sarebbero state ottemperate le prescrizioni della Regione Liguria;
– ad oggi non si hanno notizie in merito al progetto in variante della variante, con il fantomatico cordolo spostato di 30 centimetri che consentirebbe di restituire alle biciclette una sede propria (condizione sine qua non per poterla chiamare “pista ciclabile”), né della consegna definitiva del cantiere, annunciata per aprile scorso.
SI CHIEDE:
– in che modo siano state superate, o in che modo si preveda di poter superare, le criticità segnalate dalla Regione Liguria, posto che il sedime stradale nel tratto dalla Rabina in poi ha una larghezza di circa 11 metri, di cui 6 dovrebbero essere dedicati alla ciclopedonale, e non si capisce come si possa nella parte restante trovare spazio per parcheggi e corsia di manovra andata e ritorno;
– quando si preveda di avere il progetto ESECUTIVO della variante della variante;
– quando si prevedi di fare la consegna finale dell’intero sedime ferroviario all’impresa appaltatrice”.