Assomiglia ad una manovra di accerchiamento ma è soltanto uno sviluppo aziendale. Iliad, una delle tante compagnie telefoniche presenti sul mercato italiano, dopo aver avviato i lavori per installare un’antenna 5G in via Bonmoschetto all’entrata di ponente di Sanremo, è pronta ad affrontare la stessa situazione dalla parte opposta della città a Bussana estrema periferia di levante. E come se non bastasse, ha iniziato le operazioni per un’altra antenna, questa volta nella zona di San Bartolomeo, frazione collinare di Sanremo.
Dopo la protesta dei residenti di via Bonmoschetto che ha portato alla sospensione temporanea dei lavori da parte del Tar, altri comitati spontanei di residenti che temono per la loro salute, causa emissioni dannose delle onde elettromagnetiche, stanno sorgendo nelle ultime ore.
Proteste sono già arrivate dai residenti di Bussana, presto arriveranno quelle da San Bartolomeo, tutti chiedono a Palazzo Bellevue di intervenire per i serissimi motivi collegati alla tutela della salute pubblica.
Eppure, studi recenti avrebbero dimostrato che le emissioni delle antenne 5G non sono peggiori delle normalissime antenne, e l’emissione di onde elettromagnetiche è strettamente soggetta a limiti imposti da linee guida internazionali e normative nazionali.
“Noi in Comune – conferma l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Donzella – possiamo dettare alcune linee guida e mettere paletti, come l’eccessiva vicinanza di queste antenne a fiumi e corsi d’acqua, a zone paesaggisticamente tutelate, vicinanza alle spiagge o a siti strategicamente importanti. Ma sulla salute dei cittadini vigila l’Arpal e sulle altre regole decide direttamente il Ministero dello Sviluppo Economico” (cui è stato accorpato da tempo il vecchio Ministero delle Telecomunicazioni).
“Capisco i timori della gente riguardo la salute pubblica – dice Donzella – e noi vigileremo per quanto di nostra competenza, ma anche nel pieno centro di Sanremo, sui tetti di tanti palazzi si vedono antenne non solo satellitari o televisive. E se ci fosse un pericolo per la salute pubblica, in quelle situazioni il rischio dovrebbe essere anche maggiore. Inoltre questo nostro territorio ha una conformazione tale da richiedere più antenne per coprire meglio il territorio, fossimo in pianura ne basterebbe una sola”.