Il Tribunale Amministrativo di Nizza era chiamato ad esprimersi sulla liceità, o meno, dell’ordinanza di divieto di transito dei mezzi pesanti, quelli sopra le 19 tonnellate di peso, lungo la statale della Val Roja, la n.20 per gli italiani e n.204 per i francesi.
Il giudizio è stato quello di riconoscere la legalità del divieto e di continuare ad impedire il transito lungo tutta la valle ai Tir. Una decisione destinata inevitabilmente a dividere le opinioni: da una parte quelli che gridano allo scandalo per i danni causati al trasporto e al commercio in generale, dall’altra si festeggia una sentenza che tutela gli abitanti e l’ecosistema della valle messi in pericolo dai giganti su ruote.
Charles Ange Ginesy, presidente del dipartimento delle Alpi Marittime francesi, non ha nascosto la sua soddisfazione dopo aver affiancato nella battaglia giudiziaria i cinque sindaci dei comuni che avevano interdetto il transito dei camion nei loro territori di competenza. Si tratta dei comuni di Tenda, Breil, Saorge, La Brigue e Fontan che avevano resistito alle pressioni mantenendo attiva l’ordinanza oggetto della polemica.
“La decisione presa dalla Giustizia francese – dice in un comunicato ufficiale Ginesy – rende definitivamente ragione ai sindaci della vallata e a tutto il Dipartimento, una vittoria collettiva per una lotta fondata e motivata” sottolineando che il divieto è sempre stato sostenuto da ragioni innanzitutto legate alla sicurezza degli abitanti e degli utenti della strada ma anche per la protezione dell’ambiente contro l’inquinamento ambientale ed acustico e per la conservazione delle opere pubbliche spesso danneggiate dai Tir.