Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa del sindaco di Taggia, Mario Conio, in risposta alle parole di stamani del consigliere d’opposizione Giuseppe Federico.
“In un recente passato, cercando di sintetizzare l’operato del gruppo consiliare “Progettiamo il futuro” dei consiglieri Cascino, Federico e Caldani, mi rifacevo ad un aforisma del celebre Ennio Flaiano, che recitava: “la situazione politica italiana è grave ma non è seria”.
Direi che tale aforisma si cuce perfettamente sull’operato dei nostri consiglieri che, in questi anni, hanno rincorso il consenso dei cittadini attraverso attacchi personali, proposte strampalate e critiche che parevano rincorrere l’umore e il malcontento di alcuni, piuttosto che avere una propria idea originale. E in questo sta la vicinanza all’aforisma di Flaiano, nella gravità di questi atteggiamenti e nella poca serietà di questo modo di condurre l’operato consiliare.
Oggi ne abbiamo avuto l’ennesima, grossolana dimostrazione.
Leggendo il loro comunicato apparso in data odierna sui mezzi di stampa sono trasalito, e, almeno in prima battuta, mi sono posto alcune domande sull’eventuale stato della mia memoria.
Riporto alcune frasi dei nostri consiglieri, partendo dal titolo: “Taglio del 50% dei fondi alla Protezione Civile, scelta inaccettabile della Giunta”… per poi seguire con “In un momento in cui le emergenze idrogeologiche si stanno intensificando e la sicurezza dei cittadini è a rischio, la Giunta Comunale ha deciso, con l’ultima variazione di bilancio, di procedere a un taglio significativo dei fondi destinati alla Protezione Civile…ancora i nostri: “la riduzione delle risorse per la Protezione Civile non solo mette a repentaglio la sicurezza pubblica, ma rappresenta anche un segnale preoccupante di disinteresse per la tutela del nostro territorio e dei suoi abitanti”.
Questa lettura, ribadisco, ha generato in me molti dubbi, sia sul degrado della mia memoria, che non ricordava nulla della vicenda citata, che sulla mia moralità, che pareva così pronta a sacrificare la sicurezza della mia comunità.
Poi, ho verificato.
E ho verificato costatando per l’ennesima volta quanta superficialità, ignoranza degli argomenti dell’amministrazione pubblica, arroganza e malafede, ci sia nei consiglieri sopra citati.
Soltanto così si può comprendere il loro colossale abbaglio che li ha portati a confondere una variazione di bilancio di euro 3.000, che riguardava il servizio civile volontario, non certo la Protezione Civile!
Per chiarire meglio, e giusto per farlo comprendere anche a loro, ribadisco: sono stati tolti 3.000 euro dal Servizio civile volontario, per attività di carattere sociale, somme non più necessarie, e non certo dalla Protezione Civile, che nel corso del mio mandato anzi, ha visto aumentare le loro disponibilità a bilancio.
In ultimo, pensando ai consiglieri Cascino, Federico e Caldani, sono tentato di chiudere questa penosa vicenda citando un’altra frase oramai entrata nell’immaginario collettivo di Emilio Fede ma per decoro, mi trattengo dal farlo…”.